Messico: ucciso un sacerdote rapito una settimana fa

ROMA, lunedì, 30 maggio 2011 (ZENIT.org).- Il rapimento del sacerdote messicano Salvador Ruiz Enciso, che era scomparso dalla sua parrocchia di Tijuana (nella zona settentrionale del Messico, vicino al confine con gli Stati Uniti) la settimana scorsa, è finito tragicamente.

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L’Arcivescovo di Tijuana, monsignor Rafael Romo Muñoz, ha infatti riferito che il presbitero è stato ucciso, riporta l’agenzia vaticana Fides.

I funerali del sacerdote sono stati celebrati sabato 28 maggio nella parrocchia di cui era parroco, dedicata al Volto Divino di Gesù.

“Condanniamo il modo brutale con cui è stato ucciso e abbiamo fiducia nelle autorità che i responsabili saranno portati davanti alla giustizia”, ha affermato l’Arcivescovo in un comunicato.

Padre Ruiz Enciso era scomparso lo scorso fine settimana dalla sua parrocchia. Lunedì 23 maggio la polizia aveva trovato vicino a Tijuana un corpo irriconoscibile, con le mani e i piedi legati.

Presumendo che si trattasse del sacerdote scomparso, il cadavere è stato sottoposto all’esame del DNA. Venerdì l’Arcivescovo Romo Muñoz ha confermato che si trattava di padre Ruiz Enciso.

“Padre Chavita, come affettuosamente era conosciuto il sacerdote, era conosciuto per essere una persona semplice e dedita al suo ministero”, ha affermato il presule nella sua dichiarazione.

Nelle comunità in cui ha esercitato il suo ministero sacerdotale “è ricordato con affetto e come uomo di Dio, sempre corretto nel suo comportamento”.

Era diventato popolare nella zona di Tijuana per aver promosso la “Messa della famiglia”, durante la quale si serviva di alcuni burattini, da lui stesso maneggiati, per spiegare il Vangelo in modo da renderlo comprensibile ai più piccoli.

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ZENIT Staff

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