ROMA, domenica, 29 maggio 2011 (ZENIT.org).- La missione permanente della Chiesa è l’annuncio del Vangelo che solo porta la vita. E’ quanto ha affermato questa domenica Benedetto XVI al Regina Caeli in piazza San Pietro.
Nel suo discorso prima della preghiera mariana il Papa ha affermato che “là dove arriva il Vangelo fiorisce la vita”, soffermandosi sul passo degli Atti degli Apostoli che descrive le opere prodigiose del diacono Filippo in Samaria.
“Filippo e gli altri discepoli, con la forza dello Spirito Santo, fecero nei villaggi della Palestina ciò che aveva fatto Gesù: predicarono la Buona Notizia e operarono segni prodigiosi. Era il Signore che agiva per mezzo loro”, ha spiegato il Papa.
E così, ha osservato, accadeva ciò che succede a un terreno arido: “irrigato dalla pioggia, subito rinverdisce”.
“Leggendo questo brano – ha detto –, viene spontaneo pensare alla forza risanatrice del Vangelo, che nel corso dei secoli ha ‘irrigato’, come fiume benefico, tante popolazioni”.
Il Santo Padre ha quindi richiamato i nomi di figure luminose che hanno “portato speranza e pace ad intere città” come San Carlo Borromeo a Milano, al tempo della peste, e la Beata Madre Teresa a Calcutta, o come il Beato Giovanni Paolo II che “ha rilanciato la missione ad gentes e, al tempo stesso, ha promosso la nuova evangelizzazione”. Né ha mancato di riferirsi “a tanti missionari, il cui nome è noto a Dio, che hanno dato la vita per portare l’annuncio di Cristo e far fiorire tra gli uomini la gioia profonda”.
“Mentre i potenti di questo mondo cercavano di conquistare nuovi territori per interessi politici ed economici, i messaggeri di Cristo andavano dappertutto con lo scopo di portare Cristo agli uomini e gli uomini a Cristo, sapendo che solo Lui può dare la vera libertà e la vita eterna”.
Anche oggi, ha ribadito Benedetto XVI, la “vocazione della Chiesa è l’evangelizzazione”: “Sia verso le popolazioni che non sono state ancora ‘irrigate’ dall’acqua viva del Vangelo; sia verso quelle che, pur avendo antiche radici cristiane, hanno bisogno di nuova linfa per portare nuovi frutti, e riscoprire la bellezza e la gioia della fede”.
“La Madre di Cristo accompagni sempre e dovunque l’annuncio del Vangelo, affinché si moltiplichino e si allarghino nel mondo gli spazi in cui gli uomini ritrovano la gioia di vivere come figli di Dio”, ha infine concluso.
In polacco, Benedetto XVI ha invece ricordato il 30.mo anniversario della morte del Cardinale Stefan Wyszyński, il “Primate del Millennio”: “Invocando il dono della sua Beatificazione – ha detto – impariamo da lui il totale abbandono alla Madre di Dio. La sua fiducia espressa con le parole: ‘Tutto ho posto su Maria’ sia per noi un particolare modello”.