ROMA, venerdì, 27 maggio 2011 (ZENIT.org).- Il presidente della Prefettura per gli Affari Economici della Santa Sede, il Cardinale Velasio De Paolis, ha affermato questa domenica che l'esclusione di Dio dall'orizzonte umano metterà l'umanità a rischio di collasso.

Il porporato ha parlato nel contesto del pellegrinaggio della Famiglia Scalabriniana a Fatima (Portogallo), dove ha presieduto il rosario, la processione e l'Eucaristia domenicale.

Secondo quanto ha reso noto l'Ufficio Stampa del Santuario di Fatima, il Cardinale era accompagnato da un gruppo di circa 300 pellegrini, che celebravano con lui i 40 anni di missione degli Scalabriniani in Portogallo.

“L'uomo lasciato alle proprie forze diventa ostaggio della sua solitudine e delle sue paure”, ha affermato.

“Il mondo lasciato all'esclusiva possibilità umana conoscerà rapidamente il pericolo ed entrerà a rischio di collasso”, ha aggiunto.

Secondo il porporato, per sfuggire a questo rischio i fedeli possono appellarsi alla Madonna, che “ha per l'umanità un amore materno che la porta inevitabilmente a prendersi cura di noi”.

“Fatima è diventato il luogo della sua presenza privilegiata, con la quale manifesta al mondo il suo amore di madre e ravviva in ciascuno di noi la fede e la speranza”.

“A Fatima – ha proseguito il Cardinal De Paolis – siamo tutti migliori e più umani. A Fatima rinasce la speranza e la valle di lacrime che tante volte è la nostra vita conosce una nuova primavera. A Fatima rinascono la gioia e la pace”.

“Nostra Signora di Fatima ci ripete sempre le parole di Gesù, che ci indica la via per superare le nostre paure”.

“Anche noi, come i discepoli di Gesù, abbiamo infatti le nostre paure e i nostri turbamenti, dei quali la crisi economica e sociale, che attraversa il Portogallo in modo particolare e l'Europa in generale, è un segnale”, ha riconosciuto il Cardinale.

Nonostante questo, alcune parole “risuonano oggi in modo molto speciale”: “Non sia turbato il vostro cuore”.

Parole che “ci giungono attraverso Nostra Signora, la Madre di Gesù, che ha voluto rendersi presente in questo luogo per dissipare, in nome di suo Figlio, tutte le nostre paure”, ha concluso il porporato.