Medico di giorno e attore di sera

“I senza Sipario”, quando la cultura diventa opera di bene

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di Antonio Gaspari

ROMA, mercoledì, 25 maggio 2011 (ZENIT.org).-Ci sono persone a cui non basta svolgere il proprio lavoro per aiutare gli altri, ma che si dedicano ad attività culturali e di svago per suscitare allegria e speranza.

E’ questo il caso della compagnia teatrale amatoriale de “I senza Sipario”, costituita da medici, oncologi, professionisti, artigiani, impiegati i quali non si accontentano di svolgere ogni giorno il loro lavoro e quindi la sera studiano e si preparano per portare in scena delle opere teatrali. 

Il loro amore per il prossimo non si esplica solo con la cura della salute ma anche diffondendo arte e cultura teatrale. Si sono costituiti quattro anni fa con l’obiettivo di mettere in scena opere d’autore a carattere brillante, e gli incassi vengono devoluti a favore di iniziative meritevoli.

Così sabato 28 maggio alle ore 20,30, al teatro Nuovo Colosseo di Roma (via Capo D’Africa 29), “I Senza Sipario” rappresenteranno la commedia “Il gatto in tasca” di George Feydeau.

L’incasso sarà devoluto a favore di una famiglia numerosa, padre, madre e otto figli, che sono lieti e ottimisti pur vivendo con poco più di mille euro al mese.

Intervistato da ZENIT il prof. Maurizio Cosimelli, che di giorno è chirurgo oncologo presso l’Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) e di sera allieta gli animi nelle vesti di attore, ha spiegato che “fare teatro per finalità benefiche rappresenta un sensazionale valore aggiunto” perchè “ti dà una carica incredibile sapere che la preparazione di una piece (che per un dilettante dura 7-8 mesi)  si concluderà con uno spettacolo voluto da Associazioni di volontariato o gruppi di persone che si dedicano ai più sfortunati, per malattia o condizione sociale”.

“L’incontro con tante Associazioni Onlus di volontariato per i malati di cancro e non solo – ha precisato – rappresenta la finalità della nostra attività teatrale. È quello un mondo di persone nobilissime alle quali siamo onorati di dare un piccolo aiuto nelle loro instancabili raccolte di fondi”.

Alla domanda su come fa a coniugare i suoi impegni di oncologo con le attività teatrali il prof. Cosimelli ha risposto che “trent’anni spesi professionalmente contro il cancro come chirurgo oncologo sono un grande privilegio, sul quale però è proibito sedersi. Allora ben vengano occasioni per ampliare l’esperienza umana verso chi è stato solo più sfortunato di te. Il teatro con finalità benefiche è una chance che ho preso al volo, tanto più perchè anche innegabilmente divertente”.

Il prof. Cosimelli ha voluto rilevare che nella scelta del percorso teatrale  “decisiva è stata mia moglie Caterina (anche lei attrice della nostra compagnia), che mi ha introdotto a questa esperienza, ancora più bella perchè vissuta insieme”.

Le prove e le attività di preparazione de “I senza Sipario” si svolgono nelteatro della Parrocchia di S. Giuliano Martire(in via Cassia)che il parroco, don Luigi Lani, e don Danilo Spagnoletti hanno sempre reso disponibile negli anni, incoraggiando il gruppo e coinvolgendo i parrocchiani neglispettacoli.

Circa la disponibilità di tempo, il prof. Cosimelli ha spiegato che “il teatro si coniuga con la mia professione riservandogli tardi orari serali e week-end, salvo qualche imprevisto di sala operatoria. Decisiva è la volontà di programmare bene il lavoro (ove possibile) e di mettere il teatro in testa al proprio tempo libero. E questo vale per tutte le professioni de ‘I senza Sipario’”.

Per ogni informazione e per prenotare la propria partecipazione alla rappresentazione de “Il gatto in tasca” di George Feydeau, si può telefonare a Marino Scappucci al numero 335 5396838, e/o scrivere all’indirizzo e mail scappucci.marino@libero.it

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ZENIT Staff

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