Mons. Wenski: la fede cattolica, il tesoro più grande dell'America Latina

MIAMI, martedì, 24 maggio 2011 (ZENIT.org).- Monsignor Thomas G. Wenski, Arcivescovo di Miami (Stati Uniti), ha affermato questo lunedì che la fede cattolica “è il tesoro più grande dell’America Latina”.

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“Non è un’ideologia politica, né un movimento sociale, e neanche un sistema economico; è la fede in Dio Amore, incarnato, morto e risorto in Gesù Cristo, l’autentica base di questa speranza che ha prodotto frutti magnifici dalla prima evangelizzazione ad oggi”.

Il presule lo ha affermato durante l’omelia della Messa celebrata nella Missione San Francesco e Santa Chiara di Miami per commemorare la Rivoluzione di Maggio con la quale si è costituita l’Argentina, insieme agli immigrati provenienti da quel Paese.

L’Arcivescovo ha anche esortato gli argentini residenti a Miami a valorizzare la propria cultura e a custodirla, perché “se per il semplice fatto di trovarci fuori dal Paese che ci ha visti nascere ci liberiamo della nostra cultura – dei nostri valori e principi nazionali ispirati dal Vangelo –, corriamo il rischio di subire molti danni”.

Monsignor Wenski ha quindi sottolineato che la storia argentina recente illustra la necessità dello scrupoloso rispetto dei diritti umani.

“Insieme ai miei fratelli Vescovi argentini desidero affermare che il primo e più fondamentale di questi diritti è quello alla vita”, ha dichiarato, aggiungendo che “c’è una contraddizione manifesta tra la promozione dell’aborto e la difesa dei diritti umani”.

Allo stesso modo, ha avvertito che non ci può essere un autentico progresso sociale in un Paese che non promuove la vita familiare basata sull’unione stabile tra un uomo e una donna.

L’Arcivescovo ha anche affrontato la questione migratoria negli Stati Uniti, tema scottante che interessa milioni di persone e che è stato oggetto di molti pronunciamenti da parte dell’episcopato statunitense.

Rivolgendosi ai clandestini, li ha incoraggiati a non perdere la fede in Dio Amore, “perché questa fede – nonostante le ombre attuali – illuminerà il cammino verso la speranza”.

“L’amore di Dio non ha frontiere – ha concluso –. Creato a immagine e somiglianza di Dio, ogni essere umano ha lo stesso destino, essere amico di Dio”.

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ZENIT Staff

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