Un simposio analizza l'etica nella politica e nella vita sociale

di don Mariusz Frukacz

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ROMA, domenica, 22 maggio 2011 (ZENIT.org).- Etica e dialogo. Da San Tommaso Moro al beato Giovanni Paolo II è stato il tema del Simposio internazionale che si è svolto dal 18 al 20 maggio presso l’Accademia della Polonia a Czestochowa.

I relatori, provenienti da vari centri accademici di Paesi come Francia, Germania, Stati Uniti, Ucraina e Polonia, hanno affrontato il tema dell’etica, in particolare la sua presenza nella cultura mondiale, in politica e nella sfera sociale.

Tra gli argomenti che sono stati presentati al convegno, figuravano il dialogo interreligioso nel magistero del beato Giovanni Paolo II, la libertà religiosa nella politica europea, etica e legge, la teologia africana del dialogo, l’etica in medicina.

La riflessione sulla presenza dell’etica in politica, nella cultura e nella società è molto importante oggi, ha affermato monsignor Ireneusz Skubis, redattore capo del settimanale cattolico Niedziela.

Questa riflessione è necessaria per il mondo, che ha tolto dal suo pensiero e dalla praxis la legge naturale, legge divina, e il Decalogo, ha aggiunto.

Secondo don Stanisław Łupiński, rettore dell’Accademia della Polonia a Czestochowa, una riflessione sulla presenza e la qualità del dialogo in vari campi della vita offre le risposte alle domande dell’uomo di oggi.

Durante il simposio si è inoltre discusso dei principi etici nella diplomazia, e i partecipanti hanno presentato anche la situazione dei cristiani nei Paesi della rivoluzione araba.

Ivan Del Vecchio, ambasciatore della Croazia in Polonia, ha sottolineato che le vie diplomatiche non possono fare tanto senza etica e rispetto della dignità umana e dei diritti umani.

Il dramma della diplomazia è che, avendo esaurito tutti i mezzi, deve usare una bomba contro l’uomo, ha osservato.

L’onestà, la sincerità, la verità sono le buone armi di un buon diplomatico, ha sottolineato l’ambasciatore.

Ospiti d’onore del convegno sono stati il Cardinale Stanislaw Dziwisz, metropolita di Cracovia, e l’Arcivescovo Stanislaw Nowak, metropolita di Czestochowa.

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ZENIT Staff

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