Le radici tomiste del pensiero di Francesca Rivetti Barbò

Il 23 maggio, tavola rotonda alla Pontificia Università Urbaniana

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ROMA, giovedì, 19 maggio 2011 (ZENIT.org).- Lunedì 23 maggio alle ore 16, presso l’Aula XII della Facoltà di Filosofia della Pontificia Università Urbaniana (via Urbano VIII 16), avrà luogo una tavola rotonda organizzata dalla SITA-Società Internazionale Tommaso d’Aquino, dedicata a Le radici tomiste del pensiero di Francesca Rivetti Barbò.

Francesca Rivetti Barbò (morta nel 2009) è stata una grande protagonista del panorama filosofico italiano. Studiò nella facoltà di filosofia dell’Università Cattolica di Milano, dove è stata allieva di mons. Francesco Olgiati, con il quale ha elaborato la sua tesi di laurea su Hegel. Dal ’43 al ‘45 fu costretta a rifugiarsi con la famiglia in Svizzera, a causa della persecuzione nazista. Sposatasi giovanissima, fu madre di sei figli. Dopo i primi interessi storico-teoretici, la sua attenzione si è rivolta particolarmente alla logica.

Nell’immediato dopoguerra, dalle matematiche emersero importanti problemi che sembravano mettere in crisi gli stessi fondamenti del pensare e la capacità umana di conoscere la verità. Con tali istanze venne a confrontarsi un testo della Rivetti che, in questo ambito, è diventato un classico: L’antinomia del mentitore nel pensiero contemporaneo ( Milano 1962, 1964), da cui è stato poi tratto L’antinomia del mentitore. Da Peirce a Tarski (Milano 1986). Sono notissimi anche i suoi studi sui teoremi di Goedel. Ha dedicato numerose indagini a problemi di filosofia del linguaggio e specialmente di semantica. Ricordiamo i suoi Semantica bidimensionale (Roma 1974) e Dialogo e malinteso (Milano 1985).

Dalla sua attività di docenza, prima di filosofia della scienza e poi di filosofia teoretica, sono nati diversi manuali che spaziano dalla filosofia della conoscenza, all’ontologia, all’antropologia, fino alla teologia filosofica: Dubbi, discorsi, verità. Lineamenti di filosofia della conoscenza (Milano 1985, 1991); Essere nel tempo. Introduzione alla filosofia dell’essere, fondamento di libertà (Milano 1990); Lineamenti di antropologia filosofica (Milano 1994), Dio amore vivente. Lineamenti di teologia filosofica (Milano 1997).

Ha insegnato nelle università di Trieste, Cosenza, Macerata, Perugia (dove fu collega di Cornelio Fabro) ed ha concluso la carriera come ordinario di Filosofia Teoretica nella II Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”. Ha viaggiato molto, tenendo lezioni e conferenze in tutto il mondo: Stati Uniti, Polonia, Svizzera, Kenia, Lituania, Argentina, Canada …

Una bibliografia analitica della sua produzione filosofica, aggiornata al 1995, è presente nel volume a lei dedicato: Discorso e verità. Scritti in onore di Francesca Rivetti Barbò (a cura di S. Belardinelli – G. Dalmasso, Milano 1995). A lei è stato anche dedicato il volume L’audacia della ragione. Riflessioni sulla teologia filosofica di Francesca Rivetti Barbò, (a cura di L. Congiunti, Hortus Conclusus, Roma 2000).

Le caratteristiche fondamentali della sua ricerca e della sua docenza filosofica si radicano nello studio approfondito e diretto dei testi di San Tommaso, di cui ha sempre cercato e messo in evidenza la vitalità e l’attualità, anche in anni in cui ciò era molto raro, soprattutto nelle università statali e negli ambienti laici.

Amica personale dei grandi tomisti del nostro tempo. Padre Abelardo Lobato l’ha spesso definita la più grande filosofia italiana. Viveva con intensità il rapporto fecondo tra la fede e la ragione, unendo il rigore della loro distinzione e la passione della loro unione. Le sue lezioni erano stimolanti; cercava il dialogo con gli studenti.

Nella tavola rotonda del 23 maggio, metteranno in evidenza la vitalità del suo pensiero, proprio tre suoi ex studenti: il prof. Mario Pangallo (ordinario di Storia della filosofia medievale presso la Pontificia Università Gregoriana) affronterà l’aspetto logico e gnoseologico Realismo tomista e bidimensionalità della relazione semantica; il prof. Aldo Vendemiati (ordinario di filosofia morale presso la Pontificia Università Urbaniana) parlerà dell’aspetto antropologico L’amore umano nell’insegnamento di Francesca Rivetti Barbò; il prof. Mauro Mantovani (ordinario di Metafisica nella Università Pontificia Salesiana di cui è anche vicerettore) si soffermerà invece sull’aspetto metafisico e teologico “Dio amore vivente”. La teologia filosofica di F. Rivetti Barbò.

Presiederà l’incontro il prof. Guido Mazzotta, decano della facoltà di Filosofia della Pontificia Università Urbaniana.

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ZENIT Staff

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