Lo ha confessato all’agenzia vaticana Fides il Nunzio Apostolico nel Paese asiatico, l’Arcivescovo Alberto Bottari de Castello, sottolineando che “la sua è stata una presenza amica e fraterna, capace di infondere grande coraggio e di offrire un prezioso aiuto spirituale, oltre che materiale, alla Chiesa e a tutta la Nazione”.
L’opinione pubblica giapponese, ha indicato, “ha gradito molto questo gesto di solidarietà e di vicinanza, espressione di una precisa volontà del Santo Padre”.
“Proprio di questo i giapponesi hanno bisogno oggi, in questa fase di ricostruzione e faticosa ripresa, dopo il sisma e lo tsunami”, ha aggiunto.
In una nota vaticana diffusa giovedì scorso, si affermava che il Papa voleva “in questo modo far sentire la sua vicinanza, la sua preghiera e il suo aiuto”, e che il Cardinale Sarah avrebbe portato “l’abbraccio ideale di Benedetto XVI a tutti i familiari delle vittime, agli sfollati e a tutti i volontari che senza sosta stanno lavorando per la ricostruzione”.
Nella sua visita durata dal 13 al 16 maggio, il porporato originario della Guinea ha più volte ribadito che la sua visita era “espressione della paternità e dell’amore del Santo Padre”.
La visita
La prima tappa del viaggio è stata, il 14 maggio, la Diocesi di Saitama. “Significativa” “la celebrazione sul battello nel golfo di Matsushima, alla presenza di leader religiosi buddisti e delle autorità civili, per commemorare le vittime, con il lancio di fiori in mare”, ricorda Fides.
Al sindaco di Matsushima, ha riferito la “Radio Vaticana”, il Cardinale Sarah ha consegnato un aiuto economico inviato dal Papa e frutto di doni ricevuti presso la Nunziatura apostolica dopo la catastrofe che ha colpito il Giappone.
Domenica 15 maggio ha celebrato la Santa Messa nella Diocesi di Sendai, la più colpita dalla tragedia. Alla celebrazione hanno partecipato alcuni sopravvissuti che hanno perso i propri familiari, ai quali il Cardinale ha espresso vicinanza e conforto.
Al sindaco di Sendai, il porporato ha consegnato un’altra offerta del Papa.
Si è quindi recato nei luoghi più colpiti, camminando tra le macerie e visitando un centro di accoglienza gestito dalla Caritas giapponese, dove sono accolti 380 senzatetto.
La visita, sottolinea “Fides”, ha poi rappresentato “un momento di unità e di partecipazione solidale e affettiva per tutta la Chiesa giapponese”, visto che il Cardinale ha partecipato a Tokyo a un incontro fraterno con i Vescovi nipponici, “che lo hanno ringraziato per la sua presenza e per l’attenzione mostrata dal Santo Padre”.