Il Governo di Panama chiede la mediazione della Chiesa

Il Paese vive una situazione di caos sociale

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

PANAMA, martedì, 17 maggio 2011 (ZENIT.org).- Secondo quanto reso noto da fonti locali, il Governo di Panama ha chiesto formalmente questo sabato la mediazione della Chiesa cattolica in un dialogo nazionale, dopo lo scoppio di scandali di corruzione, proteste di strada per l’alto costo della vita e un aumento delle tensioni con i partiti politici che minacciano una crisi sociale.

La convocazione è stata firmata dalla Segreteria di Comunicazione dello Stato attraverso un comunicato in cui, dopo aver affermato che il Governo nazionale guidato da Ricardo Martinelli è impegnato “nella democrazia e nel rispetto dei diritti umani fondamentali”, annuncia che si convocheranno vari settori panamensi a un tavolo di dialogo “per dibattere il tema della libertà d’espressione”.

La Chiesa cattolica dovrebbe essere rappresentata dall’Arcivescovo di Panama e segretario generale della Conferenza Episcopale Panamense, monsignor José Domingo Ulloa Mendieta, che dal 24 gennaio scorso aveva avvertito con una lettera al Presidente Martinelli della necessità di un dialogo costruttivo tra il mondo giornalistico, la società civile e il Governo di Panama.

L’idea di monsignor Ulloa Mendieta era quella di rilanciare un dialogo nazionale sulla libertà d’espressione, ora raccolta dal Presidente Martinelli.

Per l’inizio delle conversazioni, Martinelli ha esortato il Collegio Nazionale dei Giornalisti, il Sindacato dei Giornalisti e il Consiglio Nazionale di Giornalismo a designare un rappresentante al tavolo di dialogo, chiedendo alle organizzazioni che partecipano al Tavolo di Concertazione Nazionale di fare la propria parte.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione