Dalla Mater et Magistra alla Caritas in Veritate

A Roma un congresso su giustizia e globalizzazione

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ROMA, venerdì, 13 maggio 2011 (ZENIT.org).- Un congresso internazionale sul tema “Giustizia e globalizzazione, dalla Mater et Magistra alla Caritas in Veritate” si svolgerà a Roma dal 16 al 18 maggio, organizzato dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace in occasione del 50° anniversario dell’Enciclica Mater et Magistra.

Il congresso intende considerare le disparità odierne nonché le varie questioni connesse all’attuale contesto di globalizzazione, prospettare soluzioni progettuali alla luce della destinazione universale dei beni e della giustizia sociale e approfondire il compito di studiare, diffondere e sperimentare la dottrina sociale della Chiesa, partendo dall’Enciclica di Giovanni XXIII e attingendo all’approfondimento dell’Enciclica Caritas in Veritate di Benedetto XVI.

Tra i relatori, il Cardinale Peter Turkson, Presidente del Ponficio Consiglio Giustizia e Pace, e i Cardinali Laurent Monsengwo Pasinya e Oscar Rodríguez Madariaga.

Nella presentazione alla stampa, svoltasi nella sede degli organizzatori a Palazzo San Calisto, il segretario del dicastero, monsignor Mario Toso, ha indicato che gli squilibri indicati dalla Mater et Magistra non solo non sono stati del tutto superati, ma in alcuni casi si sono aggravati.

“Oltre agli squilibri per cosi dire tradizionali – ha precisato –, se ne sono aggiunti altri, che l’Enciclica di Bendetto XVI Caritas in Veritate ha censito:
– squilibri tra attività economica e funzione politica, la sovranità degli Stati non adeguata rispetto al nuovo contesto economico, commerciale e finanziario internazionale nel quale non riesce a incidere;
– squilibrio tra gestione verticistica del potere e la partecipazione popolare;
– tra reti di sicurezza sociale e la totalità dei cittadini;
– tra risorse materiali o immateriali e assetti istituzionali che presiedono al loro utilizzo e alla loro distribuzione;
– tra il rispetto della vita sin dal suo concepimento e lo sviluppo globale;
– squilibrio tra promozione del diritto alla libertà religiosa, sintesi culturali e vero sviluppo;
– tra diritti reclamati ed esasperati doveri dimenticati;
– tra etica, fraternità, giustizia e mercato;
– tra ecologia e tenuta morale delle società;
– tra pensiero e gravità dei problemi sociali e culturali da affrontare”.

Monsignor Toso ha inoltre ricordato come la Mater et Magistra proponesse “non tanto un insieme di ricette, quanto una serie di criteri interpretativi molto simili a quelli elaborati dalla Caritas in Veritate, per analizzare ed avviare soluzioni per i nuovi squilibri generati dalla globalizzazione”.

Sui risultati che si attendono dal congresso, mons. Toso ha indicato a ZENIT che ci si aspetta “che ci sia una nuova presa di coscienza sull’importanza della mobilitazione di tutte le comunità ecclesiali e delle varie associazioni e movimenti laicali rispetto ai grandi problemi del mondo”.

L’idea è che “questa presa di coscienza provochi una mobilitazione della Chiesa e delle sue istituzioni e serva per una nuova evangelizzazione del sociale”, vale a dire “impegno nella formazione, nella catechesi sociale e nell’accompagnamento della dottrina sociale della Chiesa nelle varie parti del mondo e dove vi è più bisogno”.

Ha poi concluso che le due Encicliche sono molto chiare, quindi, “più che aspettarci nuove idee, ci attendiamo uno sviluppo di quei semi che sono stati già gettati dalla Caritas in Veritate, che è già di per sé un semenzaio”.

“Questo insieme di tante sollecitazioni deve anche, attraverso l’approfondimento scientifico, trovare una traduzione in progettualità”, così come serve che “siano esperimentate dalle istituzioni e dai laici”. Insomma, una svolta “per mettere in pratica la dottrina sociale della Chiesa”.

Nella prima giornata si affronterà il tema della nuova evangelizzazione del sociale, della pastorale sociale e della dottrina sociale connesse, analizzando il problema del bene comune mondiale e delle istituzioni civili e politiche (governance, government) ed ecclesiali.

Nella seconda giornata il lavoro si svolgerà attraverso quattro gruppi di riflessione sulle grandi aree continentali (americana, africana, asiatica ed europea).

Il congresso si chiuderà avvalendosi della IV parte della Mater et Magistra sul compito di annunciare, testimoniare e quindi sperimentare la dottrina sociale della Chiesa, specie da parte del laicato e degli uomini di buona volontà.

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ZENIT Staff

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