La nuova evangelizzazione inizia dal conoscere meglio la propria fede

Il Card. Scherer sottolinea la necessità di formare discepoli e missionari

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APARECIDA, mercoledì, 11 maggio 2011 (ZENIT.org).- L’Arcivescovo di San Paolo (Brasile), il Cardinale Odilo Scherer, ha sottolineato la migliore conoscenza della propria fede come primo passo per favorire la “nuova evangelizzazione” di cui il mondo ha bisogno.

La nuova evangelizzazione è la preoccupazione principale della Chiesa in Brasile, come si deduce dalle Nuove Direttrici Generali dell’Azione Evangelizzatrice della Chiesa in Brasile (DGAE), approvate questo lunedì nel contesto della 49ª Assemblea Generale della Conferenza dei Vescovi Cattolici Brasiliani (CNBB).

“In Brasile stiamo lavorando per approfondire l’evangelizzazione per la formazione dei cattolici attraverso un consistente processo di iniziazione alla vita cristiana, che aiuti i nostri fedeli ad avere una migliore adesione di fede a Gesù Cristo, alla Chiesa, anche attraverso una maggiore conoscenza della propria fede”, ha affermato monsignor Scherer in una conferenza stampa questo martedì ad Aparecida.

A suo avviso, “non basta essere battezzati se poi si è analfabeti a livello di religione e della propria fede”.

“Invertire questa situazione è parte del lavoro che ci stiamo prefiggendo fortemente”, ha aggiunto.

Sfide

Interpellato sulle difficoltà ecclesiali di oggi, il Cardinale ha ricordato che “la Chiesa non è mai passata per periodi di calma”, e che l’essenza del Vangelo suscita contraddizione e paradosso.

“Affrontiamo sempre sfide e non è per questo che la fiamma della Chiesa cattolica si spegnerà come affermano molti”, ha osservato. “Bisogna ricordare che la Parola di Gesù non è venuta a portare sulla terra pace nel senso di tranquillità, ma per portare il discernimento”.

Quanto alle sfide per la Chiesa in Brasile, il porporato ha detto che sono rappresentate soprattutto dall’assistenza “a quanti soffrono, a quanti non hanno giustizia”.

“Il Paese da un lato cresce economicamente, dall’altro continua a vivere in modo schizofrenico con una grande ricchezza concentrata da una parte e la miseria dall’altra”, ha sottolineato.

In questo contesto, il fulcro della nuova evangelizzazione nel Paese è “formare discepoli e missionari, per aiutare il nostro popolo ad avere esperienza nella fede”.

Nuovo presidente dei Vescovi brasiliani

Nel corso dell’Assemblea dei Vescovi brasiliani ci sono state anche alcune nomine importanti. Il Cardinale Raymundo Damasceno Assis, Arcivescovo di Aparecida, è stato eletto questo lunedì nuovo presidente della Conferenza Nazionale dei Vescovi del Brasile. Succede, nel mandato dal 2011 al 2015, all’Arcivescovo di Mariana, monsignor Geraldo Lyrio Rocha.

Martedì sono stati invece eletti come vicepresidente l’Arcivescovo di São Luís, monsignor José Belisário da Silva, e come segretario generale il Vescovo della Prelatura di São Felix, monsignor Leonardo Ulrich Steiner.

Monsignor Damasceno è stato segretario generale della CNBB per due mandati consecutivi (1995-1998; 1999-2003). Nato nel 1937 a Capela Nova, ha ricevuto l’ordinazione sacerdotale nel 1968 e quella episcopale nel 1986.

Ha studiato Filosofia nel Seminario Maggiore di Mariana e Teologia presso la Pontifícia Università Gregoriana di Roma.

E’ stato Vescovo ausiliare di Brasilia, vicario generale e vicario episcopale nell’Arcidiocesi di Brasilia, professore del dipartimento di Filosofia dell’Università di Brasilia, segretario generale del Consiglio Episcopale Latinoamericano (CELAM), segretario generale della IV Conferenza Generale dell’Episcopato Latinoamericano, a Santo Domingo, segretario generale della CNBB. E’ l’attuale presidente del CELAM.

“Non mi sono mai candidato ad alcun incarico nella CNBB”, ha affermato. “Siamo a disposizione per servire la Chiesa quando i disegni di Dio si manifestano attraverso mediazioni umane, come nel caso di un’elezione”.

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ZENIT Staff

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