Padre Pizzaballa: il primo ostacolo alla pace? La paura di soffrire

In vista della Giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa

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ROMA, giovedì, 13 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Il cammino per la pace è costellato di speranza e preghiera ma anche di sofferenza e impegno. E’ quanto si legge nel messaggio inviato da padre Pierbattista Pizzaballa, O.F.M., Custode di Terra Santa in vista della Terza Giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa che si terrà il 29 e 30 gennaio prossimi.

Si tratta di una iniziativa di preghiera nata dalla volontà di alcune associazioni cattoliche giovanili che per questa edizione prevedono il coinvolgimento di duemila città in tutto il mondo, in contemporanea.

L’evento è patrocinato dal Pontificio Consiglio Giustizia e Pace. Sulla scia dell’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi, le 24 ore di preghiera ininterrotta inizieranno in concomitanza con la Quinta Preghiera straordinaria di tutte le Chiese per la riconciliazione, l’unità e la pace, cominciando da Gerusalemme, che verrà trasmessa in mondovisione.

La Giornata di preghiera coinciderà inoltre con la settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani a Gerusalemme, il sabato 29 gennaio 2011, alle ore 17-18 di Terra Santa.

“La pace abita nel cuore dell’uomo come nostalgia e voglia di futuro – scrive il Custode di Terra Santa –, ed è per questo che la nostra responsabilità nei confronti della pace ci spinge sempre più a cercare nella preghiera il luogo dove educarci a cercarla compiendo opere di giustizia, ad attenderla nell’attenzione ai segni dei tempi, a saperla accogliere nell’umiltà della verità”.

Richiamando le parole di Benedetto XVI, padre Pizzaballa afferma che “si tratta di lasciare a Dio quello che è unicamente suo (il dono) e di esplorare, con serietà, costanza e dedizione, quello che è nostro compito, tenendo conto che al nostro impegno appartengono i binomi di agire e soffrire, di attività e pazienza, di fatica e gioia”.

“Agire e soffrire: a considerare inscindibile questo binomio scopriremo quanto il nostro immobilismo non dipende tanto dalla nostra buona volontà a ‘fare’, quanto dalla nostra paura di dover soffrire per la pace”.

“Attività e pazienza: e di nuovo ci scopriamo impazienti e, di più, delusi che tutto il nostro impegno non porti in breve tempo il frutto sperato. Fatica e gioia: è così difficile essere gioiosi nella fatica! E come intravvedere la gioia al di là delle tante situazioni di violenza che sembrano irridere al nostro impegno faticoso? Abbiamo bisogno di un supplemento di speranza!”.

I cristiani di Terra Santa, continua il religioso, sono chiamati “a credere e sperare una pace delicata e fragile come l’erba che spunta per il dono della pioggia, come i gesti di riconciliazione nascosti ma tanto reali da sostenere ogni buona volontà, da farsi speranza di futuro, fondamento di un mondo nuovo che già ora possiamo dire nostro se lasciamo che la preghiera trasformi il nostro cuore”.

Padre Pizzaballa auspica, infine, che questa iniziativa “sia anche un abbraccio a tutti i nostri cristiani che stanno vivendo un periodo di grande tribolazione e di martirio”.

“Sia per loro, questa corale intercessione, un gesto di fraternità da parte dei cristiani di tutto il mondo, e riecheggi nel loro cuore sofferente la sollecitudine dell’angelo che portò l’annuncio ai Pastori: Non temete!”, conclude.

La Terza Giornata internazionale di intercessione per la pace in Terra Santa è promossa da diverse realtà giovanili: dall’Associazione Nazionale Papaboys (www.papaboys.it), dall’Apostolato “Giovani Per La Vita” (www.youthfl.org), dalle Cappelle di Adorazione Perpetua in tutta Italia e nel mondo, dai gruppi di Adunanza Eucaristica (www.adorazione.org), e – da questa terza edizione – dall’Associazione per la promozione della Preghiera straordinaria di tutte le Chiese per la riconciliazione, l’unità e la pace, cominciando da Gerusalemme (swww.prayrup.info).

Per iscriversi personalmente o come Gruppo o associazione si può visitare su Facebook il gruppo “Vogliamo la Pace in Terra Santa 2”, aderendo all’evento della Giornata di Preghiera, oppure inviando una mail all’indirizzo ufficiostampa@papaboys.it (comunicando luogo e ora dell’evento organizzato).

Il 25 gennaio prossimo verrà resa nota la lista dei luoghi in tutto il mondo dove si potrà partecipare ad una iniziativa per la Pace.

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ZENIT Staff

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