FRANCOFORTE, giovedì, 13 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Leader religiosi che rappresentano comunità cattoliche, musulmane, ortodosse e protestanti di Francoforte (Germania) si sono riuniti per condannare l'attacco del 31 dicembre alla chiesa copta ortodossa dei Santi ad Alessandria d'Egitto.

L'attacco ha ucciso 23 persone e ne ha ferite più di 100. Leader religiosi e politici si sono riuniti sabato nella città tedesca per un servizio in memoria delle vittime e per pregare per la pace e la libertà religiosa, esprimendo anche l'impegno contro la discriminazione anticristiana.

Il Vescovo Anba Damian, alla guida dei copti ortodossi in Germania, ha riferito all'associazione caritativa cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS) che “anche i bambini tra di noi devono imparare a vivere con la Croce”.

“Siamo una chiesa di martiri”, ha sottolineato. “Nessuno può farci paura. I nostri fedeli continueranno a pregare, anche se dovesse essere il loro ultimo atto di adorazione, perché il sangue dei martiri è il seme della Chiesa”.

Il presule ha lodato il messaggio di Papa Benedetto XVI, che, ha detto, ha “alleviato molto dolore”.  Nella sua omelia di sabato, il Vescovo ha descritto la discriminazione anticristiana in Egitto, dichiarando che “voler essere un cristiano non è un atto criminale”.

“Vogliamo solo vivere come cittadini uguali, condividendo gli stessi diritti e doveri”, ha affermato.

Il Vescovo ha anche chiesto alle autorità egiziane di punire i responsabili dell'attentato, o verrà data “via libera ai terroristi”.

Ha chiesto inoltre “misure preventive, di modo che una cosa simile non accada di nuovo”, esortando i leader musulmani nelle moschee a predicare in un modo che faccia tornare la gente a casa con la pace e non la rabbia nel cuore.

Solidarietà

Il Vescovo ha anche sottolineato che la solidarietà dei leader interreligiosi in Germania e in altri Paesi e la presenza del presidente del Consiglio Musulmano Centrale della Germania al servizio di sabato sono stati per i membri della sua Chiesa “balsamo sulle loro ferite aperte”.

Il Vescovo cattolico Franz-Peter Tebartz-van Elst di Limburg è intervenuto al servizio rimarcando il rispetto della Chiesa “per le antiche tradizioni della Chiesa in Egitto e in modo speciale per il venerabile Patriarcato di Alessandria”, che, ha affermato, è stato nobilitato “dalla testimonianza di numerosi santi, martiri e dottori della Chiesa”.

Il presule ha esortato le autorità egiziane a stabilire “un sistema legale che affronti con decisione l'ingiustizia contro i cristiani, la persegua e la punisca”.

Il rappresentante della Conferenza dei Vescovi ortodossi e presidente del Consiglio interreligioso in Germania, il Vescovo Athanagoras Ziliaskopoulos, ha dichiarato che questo “attacco codardo ha rivelato l'alto prezzo che i cristiani devono pagare per la loro fede, proprio nei luoghi strettamente associati alle origini del cristianesimo”.

Aiman Mayzek, presidente del Consiglio Musulmano Centrale in Germania, ha condannato l'attacco, sottolineando che “quanti lo hanno perpetrato non riusciranno a scavare un solco tra cristiani e musulmani”.