CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 13 gennaio 2011 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha nominato “Rappresentante Pontificio non-residente” per il Vietnam, Nunzio Apostolico a Singapore e delegato apostolico in Malaysia e Brunei monsignor Leopoldo Girelli, finora Nunzio Apostolico in Indonesia, secondo quanto ha reso noto questo giovedì la Sala Stampa della Santa Sede.
In questo modo, il Vietnam torna ad avere un delegato papale, anche se questo rappresentante non è Nunzio né i due Stati hanno stabilito pienamente le relazioni diplomatiche interrotte nel 1975 dopo l’occupazione di Saigon da parte delle forze dell’esercito comunista.
Il nuovo rappresentante pontificio per Vietnam, Singapore, Malaysia e Brunei è nato a Predore, nella Diocesi di Bergamo, il 13 marzo 1953 ed è stato ordinato sacerdote il 17 giugno 1978.
Laureato in Teologia, è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede il 13 luglio 1987 e ha prestato servizio nelle rappresentanze pontificie in Camerun e Nuova Zelanda, così come nella sezione per gli Affari Generali della Segreteria di Stato e nella Nunziatura Apostolica negli Stati Uniti.
Il 13 aprile 2006 è stato nominato Nunzio Apostolico in Indonesia con dignità di Arcivescovo. Il 16 ottobre di quell’anno gli è stata assegnata anche la Nunziatura di Timor Est.
Soddisfazione del Papa
Il Papa ha espresso la sua “soddisfazione” per questa nomina nel discorso che ha offerto questo lunedì al Corpo diplomatico accreditato presso la Santa Sede.
Finora, il Vietnam era uno dei pochi Paesi a non mantenere relazioni diplomatiche con la Santa Sede, come la Repubblica Popolare Cinese.
L’introduzione di questa figura rappresenta un primo passo per approfondire le relazioni tra la Santa Sede e il Vietnam, così come i vincoli della Santa Sede con la Chiesa locale di questo Paese asiatico.
Giunge dopo due incontri del Gruppo di lavoro congiunto tra Vietnam e Vaticano dedicato alla normalizzazione delle relazioni diplomatiche tra i due Stati.
Negli ultimi anni, inoltre, delegazioni delle due parti hanno compiuto varie visite, tra cui quella del Primo Ministro vietnamita Nguyen Tan Dung in Vaticano nel 2007 e l’incontro del Presidente Nguyen Minh Triet con Benedetto XVI l’11 dicembre 2009, durante la prima visita di un Presidente vietnamita in Vaticano dal 1975.
Nonostante i miglioramenti della situazione in Vietnam, vari gruppi religiosi continuano a subire repressione, secondo il Rapporto Internazionale sulla Libertà Religiosa 2010 del Dipartimento di Stato degli Stati Uniti.
Negli ultimi mesi, ad esempio, alcuni funzionari governativi hanno usato la forza contro un gruppo di fedeli che protestava per la chiusura del cimitero della parrocchia cattolica di Con Dau.
Il Governo ha anche confiscato alcuni terreni di istituzioni cattoliche, ha ritardato nell’approvare il registro delle congregazioni protestanti e ha continuato a non concedere il permesso per la traduzione della Bibbia in h’mong, nonostante un’attesa di 5 anni.
In Vietnam, la Chiesa cattolica ha circa sei milioni di fedeli su una popolazione di 90 milioni di abitanti.