Card. Foley: per i cristiani, la sfida è far rifiorire la Terra Santa

Discorso in occasione dell’investitura di nuovi membri del Santo Sepolcro

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ORISTANO, lunedì, 13 dicembre 2010 (ZENIT.org).- I cristiani hanno la sfida di far rifiorire la Terra Santa, sostenendo la testimonianza dei discepoli di Cristo nei Luoghi Santi, ha affermato questa domenica il Gran Maestro dell’Ordine del Santo Sepolcro.

Con questo spirito, il Cardinale John P. Foley ha invitato presso la Cattedrale di Oristano a fare a Natale un regalo alla Chiesa in Terra Santa.

Il suo appello ha avuto luogo in occasione della prima Messa di Investitura di 25 cavalieri e 4 dame del Santo Sepolcro appartenenti alla nuova Luogotenenza OESSH di Sardegna, nata nel 2010.

I cristiani, e in particolare i cavalieri e le dame del Santo Sepolcro, hanno “la responsabilità di far fiorire il deserto – di aiutare i nostri fratelli e sorelle di Terra Santa e successori dei primi seguaci di Nostro Signore a continuare a vivere in questa terra del Signore, la terra che noi chiamiamo santa”, ha detto il porporato.

“Noi possiamo concretamente aiutare i nostri fratelli e le nostre sorelle con scuole, con chiese, con campi per i bambini, con un seminario forte – noi possiamo aiutare i cristiani di Terra Santa a rimanere lì, per continuare a dare testimonianza della buona novella portata da Gesù Cristo nella terra nella quale Egli è nato, vissuto, morto e risorto”.

I fratelli e le sorelle cristiani sono le “pietre viventi” della Terra Santa, ha aggiunto il porporato, riconoscendo la “drammatica realtà della vita quotidiana in quei luoghi – con tutti gli inconvenienti e le umiliazioni sofferte ogni giorno dagli abitanti di Gerusalemme Est e della West Bank, della Palestina”.

“In questo periodo precedente al Natale, tutti pensiamo a fare dei regali. Pensate allora anche ad un regalo per la nostra Chiesa in Terra Santa – tramite la Vostra nuova Luogotenenza”, ha detto.

In particolare, ha proposto che il dono della Luogotenenza sia destinato a Betlemme, “per gli ospedali cattolici, per i bambini, pensando a Gesù, nato la per la nostra salvezza, per la nostra santificazione”.

L’Ordine, ieri e oggi

L’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, erede di quell’antico sodalizio cristiano costituito da Goffredo di Buglione a Gerusalemme nel 1099, subito dopo la conquista della città da parte dei Crociati, continua a operare nel mondo, pur con strumenti diversi, per difendere i Luoghi Santi e la fede cristiana e contribuire a costruire nel mondo la pace.

Le finalità dell’Ordine, come ben specificato nello Statuto, sono soprattutto quelle di “rafforzare nei suoi Membri la pratica della vita cristiana” e di “rafforzare ed aiutare le opere e le istituzioni della Chiesa Cattolica in Terra Santa, particolarmente quelle del Patriarcato Latino di Gerusalemme”.

Ai cristiani che vi vengono ammessi viene chiesto di praticare “lo zelo alla rinuncia, in mezzo ad una società di abbondanza, il generoso impegno per i più deboli ed i non protetti, la lotta coraggiosa per la giustizia e la pace”, perché queste sono le caratteristiche degli appartenenti all’Ordine del Santo Sepolcro.

L’Ordine conta nel mondo 53 Luogotenenze, coordinate da un Luogotenente Generale laico e guidate spiritualmente dal Gran Maestro. I membri dell’Ordine nel mondo sono oltre 25.000.

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ZENIT Staff

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