Il portavoce vaticano denuncia l'intolleranza contro i cristiani in Europa

Documentata da uno studio pubblicato di recente

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CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 12 dicembre 2010 (ZENIT.org).- La Santa Sede è preoccupata per il nuovo fenomeno dell’intolleranza e della discriminazione contro i cristiani in Europa, afferma il portavoce vaticano.

Padre Federico Lombardi S.I., direttore della Sala Stampa della Santa Sede, ha commentato nell’ultimo editoriale di “Octava Dies”, settimanale del Centro Televisivo Vaticano, il Rapporto dell’“Osservatorio sull’intolleranza e le discriminazioni contro i cristiani in Europa” relativo agli ultimi cinque anni, pubblicato il 10 dicembre a Vienna (cfr. http://www.intoleranceagainstchristians.eu).

“L’importanza del nuovo Rapporto sta proprio nel dare una serie lunga e circostanziata di esempi d’intolleranza verso i cristiani in Europa: atti di vandalismo, di odio, verso chiese e simboli religiosi, manifestazioni di odio e offese verso persone. E’ una base su cui valutare le dimensioni e la natura del fenomeno”, spiega il sacerdote gesuita.

“Un’offerta importante per la riflessione e l’impegno, non solo di chi milita per la difesa del cristianesimo e dei suoi valori, ma anche di tutte le persone oneste realmente desiderose di tutelare i valori di tolleranza e libertà di espressione e di religione”, aggiunge padre Lombardi.

Citando lo storico discorso di Benedetto XVI a Westminster Hall, il portavoce ricorda che “la religione non è un problema da risolvere, ma un fattore che contribuisce in modo vitale al dibattito pubblico”.

Lombardi sottolinea inoltre che nell’ultimo vertice dell’Organizazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa (OSCE), svoltosi ad Astana (Kazakistan) pochi giorni fa, il Cardinale Segretario di Stato, Tarcisio Bertone, ha affermato con decisione che “la comunità internazionale deve combattere l’intolleranza e la discriminazione contro i cristiani con la stessa determinazione con cui lotta contro l’odio nei confronti di altre comunità religiose”.

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ZENIT Staff

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