ROMA, venerdì, 10 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Molti editori si lamentano perché c’è la crisi economica e il mercato si restringe, e perché sembra che il numero delle persone che dedicano tempo alla lettura non si espanda.
C’è però una parte dell’editoria che non si lamenta, quella dell’editoria religiosa. La ricerca del sacro, infatti, sembra non subire crisi di sorta.
Per saperne di più, ZENIT ha intervistato don Giuseppe Maria Pelizza, Direttore editoriale della Elledici.
Qual è il bilancio dell’editoria religiosa rispetto alle altre editorie?
Pelizza: Vogliamo guardare all’Italia o al resto del mondo? Perché le realtà sono diverse. In Italia l’editoria religiosa è una nicchia protetta di mercato che gode di alcune posizioni di privilegio che altrove non vi sono. Ma nello stesso tempo, queste stesse posizioni sono il suo limite. Nel nostro Paese ci sono tante librerie esclusivamente religiose e questo è certamente un punto di forza, ma impedisce alla stragrande parte del mercato di potervi accedere.
La domanda del contenuto religioso è infatti in aumento, ma questo non ha un riflesso immediato sulle vendite che si attuano nelle librerie religiose. È un fenomeno più “laico”. Un cambiamento che deve far riflettere, poiché è la domanda religiosa che sta crescendo ma non viene intercettata né da chi vi è preposto né nei luoghi convenzionali. Lo stesso dicasi per il libro dal contenuto religioso.
Per questo c’è bisogno di testi semplici, popolari ma dalla dottrina certa e soda. Libri dalla spiritualità autentica per l’oggi dell’uomo, che affondino le loro radici nella grande sapienza della Chiesa. Ovviamente questo nel linguaggio di oggi e nella sensibilità di oggi, perché nel passato nessuno si sognava di ripetere le modalità espressive dei secoli precedenti. Invece oggi sembra che essere fedeli significhi adottare canoni comunicativi dell’Ottocento.
Una vera follia, proprio perché la domanda religiosa cresce e ciò che siamo in grado di offrire è la sola ripetitività di schemi e modelli desueti. Questo è un vero attentato all’evangelizzazione. Occorre invece accogliere le sfide culturali e sociali di oggi e attraverso di esse – non contro di esse – annunziare il Vangelo. Questa è una sfida culturale, ascetica e spirituale. Infine, pensare che si è moderni solo perché si usano dei mezzi moderni significa ancora una volta sbagliare il bersaglio. È solo un modo per nascondere la mancanza di contenuti e di una spiritualità che sappia coniugarsi con la realtà di oggi. Su questo campo, la Chiesa e l’editoria cattolica giocano il loro futuro.
Cosa fare per incrementare l’editoria religiosa? E’ un problema di distribuzione?
Pelizza: I libri religiosi non mancano, se per “libro religioso” si intende un testo dai contenuti cristiani. Questo però non risolve il problema, perché Dio ci ha chiamati a vivere in questo nostro tempo, e non nel secolo scorso. Quindi, in tal senso, i titoli veramente attuali non sono molti, anche se credo molti potranno venire e debbo dire che molto si sta facendo.
Quello della distribuzione è un vero problema perché non possiamo lasciare che il religioso si riduca ai giochetti dell’Arca di Noé come testo presente nelle grandi librerie, però è vero che in questi ultimi tempi qualcosa sta cambiando perché sono proprio queste catene che si rendono conto di come la domanda del religioso sia in aumento. Occorre però che vecchi steccati crollino e ci sia più disponibilità da parte loro nell’accogliere i distributori cattolici. Steccato che da parte delle librerie cattoliche di certo non esiste. È una questione di stile e direi anche di tolleranza.
Cosa pensa del libro-intervista al Santo Padre, “Luce del Mondo”?
Pelizza: Il testo del Santo Padre andrebbe letto nel contesto del pensiero del teologo Josef Ratzinger. Quindi una sola lettura non basta. Occorre meditarlo e approfondirlo perché in lui c’è vera continuità della Tradizione, dialogo con la modernità e conoscenza profonda delle correnti culturali del nostro tempo. Purtroppo i titoli dei giornali non fanno questo servizio.
Qualche idea per i libri da leggere durante le vacanze di Natale?
Pelizza: Idee per Natale? Basta sfogliare il nostro catalogo dedicato al Natale per vedere le centinaia di titoli dedicati al periodo. In particolare, però, vorrei ricordare la splendida Novena di Natale con libretto, partitura e CD di Domenico Machetta, la cui solidità spirituale e raffinatezza musicale non hanno bisogno di presentazioni.
A questo si affiancano ben quattro testi di commenti alle letture del nuovo ciclo liturgico, per non parlare del grande commentario di Raymond Brown sulla figura di Cristo nei Vangeli, senza dimenticare la Bibbia TOB (acronimo di Traduction Oecuménique de la Bible ndr), che rimane per tutti un riferimento fondamentale per approfondire la conoscenza del testo sacro.