Dolore del Papa per i sette ciclisti uccisi a Lamezia Terme

ROMA, martedì, 7 dicembre 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha espresso in un telegramma il suo profondo dolore per i sette ciclisti investiti e uccisi il 5 dicembre scorso a Lamezia Terme da una marocchino di 21 anni, risultato positivo al test della cannabis.

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Secondo quanto riferito dalla Radio Vaticana, il Santo Padre ha assicurato “spiritualmente vicinanza ai familiari e all’intera comunità, tutti fortemente provati per la perdita dei propri cari ed affida le anime dei fratelli defunti alla materna intercessione della Beata Vergine Maria ed invia di cuore la confortatrice benedizione apostolica”.

Il telegramma è stato letto dal Vescovo di Lamezia Terme, mons. Luigi Antonio Cantafora, durante i funerali, ai quali hanno partecipato questo martedì, 7 dicembre, migliaia di persone.

Nell’omelia, il presule ha ricordato che “è solo alla luce di Gesù, il Crocifisso Risorto, che noi possiamo capire anche le vicende di persone che hanno sofferto, come Giobbe”. “Giobbe – ha aggiunto mons. Cantafora – era un uomo integro, forte, retto, onesto, generoso”.

“In Giobbe – ha spiegato il vescovo di Lamezia Terme – può rispecchiarsi qualunque uomo di buona volontà che abbia il buon senso della vita e il senso di Dio”. “Ma proprio quest’uomo, Giobbe, viene travolto da immani sciagure che si abbattono su di lui e sulla sua famiglia”. “E’ provato in tutto! E’ il dramma che avvolge la nostra realtà. La prova c’è ed è per tutti, anche per i migliori, anche per gli innocenti”.

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ZENIT Staff

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