ROMA, domenica, 29 agosto 2010 (ZENIT.org).- Questa domenica Benedetto XVI ha indirizzato un pensiero speciale ai 33 minatori intrappolati da oltre tre settimane nell’impianto di San José, in Cile, a quasi 700 metri di profondità.
In occasione dei saluti ai pellegrini di lingua spagnola presenti quest’oggi nel cortile del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo per l’Angelus domenicale, il Papa ha espresso il suo “affetto speciale per i minatori rimasti intrappolati nel giacimento di San José, nella regione cilena di Atacama”.
“Raccomando loro e i loro familiari – ha aggiunto – all’intercessione di San Lorenzo, assicurandogli la mia vicinanza spirituale e le mie preghiere costanti, affinché mantengano la serenità in attesa di una felice conclusione dei lavori che si stanno portando a termine per il loro salvataggio”.
Nelle prossime ore, infatti, verrà messa in funzione una macchina perforatrice che scaverà un tunnel verticale dal quale saranno fatti risalire in superficie i 33 uomini, ai quali finora sono stati inviati attraverso dei tubi di metallo i generi di prima necessità come acqua, cibo e medicine.
Intanto anche la Nasa ha confermato l’invio di una equipe il cui compito sarà quello di assicurare le buone condizioni di salute e psicologiche dei minatori intrappolati.