ROMA, lunedì, 23 agosto 2010 (ZENIT.org).- Porsi in ascolto di Gesù e affidarsi alla Provvidenza: sono questi gli insegnamenti lasciati da Madre Teresa alle Missionarie della Carità, l’Ordine da lei fondato a Calcutta, che da sempre si spende per i malati e i diseredati negli “slum” del mondo.
Ad affermarlo è suor Mary Prema, di origine tedesca, oggi Superiora Generale delle Missionarie della Carità, in una intervista rilasciata all’agenzia Fides a pochi giorni dal centenario della nascita di Madre Teresa, che ricorre il 26 agosto prossimo.
“Madre Teresa – ha raccontato – desiderava che tutti conoscessero e amassero Gesù. Era convinta che ogni anima desiderava la salvezza in Gesù, indipendentemente se ne fosse conscia o no. L’opera della conversione comunque resta un’opera di Dio. Non è nostro compito. Solo Dio può convertire l’anima”.
“Madre Teresa – ha haggiunto – intese la propria vita come compito di amare Gesù e di trasmettere questo amore alle persone intorno a lei. Era il suo unico scopo. Cercava di fare in coscienza soltanto quello che credeva Dio si attendesse da lei”.
La beata sentiva di essere stata “chiamata a compiere un servizio autentico e disinteressato all’uomo, ad avere una attenzione assoluta per la persona sofferente. […] Non era mai interessata alle cose grandi, non si occupava di fare pubblicità o cose simili. In primo piano c’era sempre l’incontro diretto con la persona singola”.
“Ancora oggi – ha ricordato – molti mi raccontano del loro primo incontro con Madre Teresa. L’avevano vista forse per cinque minuti sul terrazzo della nostra casa madre. Ma quell’unico momento ha cambiato la loro vita per sempre. Spesso bastava una frase, una buona parola”.
“Molte di queste persone sono indù – ha specificato suor Prema –. Non si sono convertiti al cristianesimo dopo l’incontro con Madre Teresa. Ma hanno cominciato a vedere la loro vita e il loro lavoro con altri occhi e sono diventate altre persone, che vivono in modo diverso, secondo l’amore e la misericordia, all’interno delle loro famiglie”.
Per quanto riguarda gli orientamenti futuri dell’Ordine, ha continuato la religiosa, Madre Teresa “non ci ha dato mai indicazioni riguardo ai programmi futuri. Oltre al fatto che avremmo dovuto impegnarci sempre di più a diventare sante! Questa era la sua continua raccomandazione”.
In merito invece alla possibile data della canonizzazione, ha risposto: “tutti sanno che è santa. Sia per gli indù che per i cristiani, qui a Calcutta e nella maggior parte dei luoghi in cui siamo presenti, questo è fuori dubbio. Tutti attendono un miracolo… ma Madre Teresa stessa era il miracolo per il mondo e per l’umanità”.