Decine di migliaia di chierichetti europei all'incontro con il Papa

Il 4 agosto, in piazza San Pietro, per l’Udienza generale del mercoledì

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ROMA, domenica, 25 luglio 2010 (ZENIT.org).- Il 3 e 4 agosto prossimi, decine di migliaia di chierichetti s’incontreranno a Roma per il decimo pellegrinaggio europeo, promosso dal Coetus Internationalis Ministrantium (CIM) che avrà per motto “Bere alla vera fonte”.

L’evento si realizza ogni quattro anni e vede la presenza di giovani provenienti da 12 nazioni europee, 44 mila solo dalla Germania.

Il pellegrinaggio darà l’occasione ai singoli gruppi di organizzare momenti di riflessione, incontro e fraternità con gruppi provenienti da altri Paesi, come pure di visitare la città e i suoi luoghi di fede.

Il culmine del pellegrinaggio sarà l’incontro con il Papa mercoledì 4 agosto, in piazza San Pietro, in occasione dell’Udienza generale.

Intervistato dalla Radio Vaticana, mons. Marco Frisina, direttore dell’Ufficio liturgico del vicariato di Roma, ha detto che “i ragazzi sono stati non solo preparati spiritualmente ma anche, in qualche modo, liturgicamente a questo incontro. Sono stati preparati anche dei canti, dei momenti spettacolari che possono coinvolgere questi piccoli e preziosi collaboratori nella liturgia”.

L’incontro con il Papa, ha continuato, sarà sicuramente “un evento che non dimenticheranno, che coglierà profondamente la loro sensibilità e anche un’occasione grande per ascoltare una parola forte che dia luce anche al loro ministero”.

“Non dimentichiamo – ha sottolineato – che questi giovanissimi sono dei veri collaboratori nella liturgia, quindi possono essere coscienti nella loro giovane età della ricchezza, della preziosità del loro servizio”.

Per mons. Marco Frisina occorre “valorizzare i ministranti a questo livello, far sentire loro che in questo servizio loro collaborano con il sacerdote, ma direi di più: che collaborano con Gesù in questa offerta d’amore. Compiendo il loro servizio, loro si uniscono, si metteno alla sequela del sacerdote”.

“Poi, soprattutto, diventano anche un testimonianza viva di fede di servizio per i loro coetanei e per l’intero popolo di Dio. L’amicizia con Gesù diventa quindi collaborazione”, ha concluso.

[Per maggiori informazioni: http://www.minis-cim.net/]

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ZENIT Staff

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