ROMA, giovedì, 22 luglio 2010 (ZENIT.org).- Le Acli (Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani) hanno organizzato un incontro di studi dal titolo “Italiani si diventa. Unità, federalismo, solidarietà”, dedicato ai 150 anni dell’unità d’Italia e che si terrà a Perugia dal 9 all’11 settembre prossimi.
In questo modo, si legge in una nota, le Acli intendono “risvegliare il senso civico e il sentimento di appartenenza ad una storia che parla anche di noi”, perché “l’identità deve essere assunta pienamente e consapevolmente”.
Secondo l’associazione “molti segnali mostrano infatti come l’Italia sia ancora oggi alle prese con profonde trasformazioni che interessano la sua stessa identità” di “popolo”, di “nazione” e di “patria”.
Le nuove generazioni di italiani “devono poter conoscere integralmente la storia del nostro Paese per avere – o rafforzare – una memoria unitaria e una identità condivisa”.
“Abbiamo dunque davanti a noi – prosegue la nota – un’occasione preziosa per sanare la rimozione collettiva che ancora oggi circonda la nascita dello Stato unitario e che coinvolge tutti: Nord e Sud, destra e sinistra, cattolici e laici, nativi e nuovi italiani”.
L’incontro di studi si proporrà di “affrontare la nostra storia con una visione prospettica per il Paese”.
Quattro le sessioni in programma. “L’eredità e il debito”, perché “l’unità nazionale è un patrimonio ideale, ma è anche un compito di responsabilità; “I vincoli e i talenti”, perché “nei cinque laboratori si ragionerà sulle prospettive e sulle risorse che abbiamo a disposizione per realizzarle”; “Storie e storia d’Italia, tra memoria e speranza”, perché “a Perugia ascolteremo anche testimoni e protagonisti di un Paese che ha sofferto ma che non si arrende”.
L’ultima sessione sarà dedicata a “Le sfide che possono unire gli italiani”, perché, concludono le Acli, come ogni anno l’associazione uscirà dall’incontro “con un’agenda di iniziative che riguarderanno il federalismo solidale, l’unione politica europea, l’integrazione interculturale degli immigrati, la via italiana alla laicità e il ruolo crescente del terzo settore”.