Indonesia: scontri tra cristiani e musulmani

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JAKARTA, giovedì, 15 luglio 2010 (ZENIT.org).- Né i trattati di pace né le nuove misure di sicurezza riescono a fermare l’ondata di scontri tra cristiani e musulmani in Indonesia.

Gli ultimi avvenimenti hanno provocato 3 morti, 5 feriti e sette case incendiate. Lo scontro principale è avvenuto ad Ambon, capitale dell’arcipelago delle Molucche. La polizia è intervenuta per cercare di fermare gli scontri e il capo della sicurezza ha invitato i due schieramenti a mantenere la calma.

Gli incidenti sono avvenuti nella notte tra il 9 e il 10 luglio tra i villaggi di Batu Merah Dalam e Batu Merah Kampung, nel sottodistretto di Sirimau (Ambon).

Secondo fonti citate da AsiaNews, sarebbero frutto di un conflitto latente tra cristiani e musulmani che il fragile trattato di pace del 2002 non è riuscito a risolvere, ma non si conoscono i motivi reali che hanno portato ai nuovi scontri.

Le autorità hanno rafforzato i controlli nella zona per scongiurare il pericolo di ulteriori atti violenti. La tensione, ad ogni modo, continua ad essere alta, e non si escludono nuovi disordini.

Il generale di brigata Totoy Herawan Indra, capo della polizia delle Molucche, ha invitato i due schieramenti alla calma.

H. Awat Tenate, capo del villaggio di Negri Batu Merah, ha chiesto dal canto suo alla polizia di stanziare più truppe nell’area, dove nei giorni scorsi c’erano già stati dei tafferugli provocati dal tifo estremo per le nazionali di calcio impegnate nei Mondiali sudafricani.

Fra il 1999 e il 2001 nelle Molucche si è combattuta una guerra sanguinosa fra cristiani e musulmani, che ha provocato migliaia di vittime, quasi 500.000 profughi e centinaia di chiese e moschee distrutte. Nel febbraio del 2002 è stata sottoscritta una tregua fra i due fronti, attraverso un piano di pace favorito dal Governo.

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ZENIT Staff

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