MAYNOOTH, martedì, 23 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Vari Vescovi irlandesi hanno riferito ai fedeli le proprie impressioni sugli incontri avuti la settimana scorsa con Benedetto XVI, che li aveva invitati per affrontare il tema degli scandali per abusi sessuali che stanno agitando la Nazione.
Il Santo Padre ha chiesto a tutti i Vescovi irlandesi titolari di raggiungerlo a Roma il 15 e il 16 febbraio, dopo aver già incontrato nel dicembre scorso il Cardinale Séan Brady, presidente della Conferenza Episcopale Irlandese, e l'Arcivescovo Diarmuid Martin di Dublino.
Domenica scorsa, molti Vescovi tornati ormai in Irlanda hanno parlato degli incontri nelle loro omelie domenicali.
Il Vescovo Martin Drennan di Galway ha presentato un breve resoconto: "Quello che ho portato con me da Roma dopo la visita di due giorni della settimana scorsa può essere riassunto in questo modo: affrontare il passato con onestà, il presente con coraggio e il futuro con speranza".
Il Vescovo Michael Smith di Meath ha definito quello con il Papa "l'incontro più aperto, onesto e impegnato a cui io abbia mai partecipato".
Ciò, ha affermato, indica quanto il Papa prenda seriamente lo scandalo degli abusi sessuali.
"Il Santo Padre e nove Cardinali e Arcivescovi della Curia sono stati presenti all'incontro questo lunedì e fino all'ora di pranzo di martedì", ha spiegato monsignor Smith. "Con la loro presenza, hanno voluto sottolineare la gravità di questo male, che colpisce la Chiesa in Irlanda e la società in generale. L'incontro è iniziato con una presentazione di cinque minuti da parte di ogni Vescovo, in cui sono stati mostrati vari aspetti della questione".
"Nel pomeriggio, i Cardinali e gli Arcivescovi della Curia hanno risposto partendo da alcuni dei punti proposti durante la mattinata. Papa Benedetto XVI ha fatto lo stesso. E' poi iniziata la discussione sulla bozza della lettera che il Papa invierà alla Chiesa in Irlanda nelle prossime settimane. Abbiamo ascoltato con attenzione i commenti e i suggerimenti dei presenti, e di questo si terrà conto nella redazione finale del testo".
Misure importanti
La risposta vaticana allo scandalo irlandese arriva dopo due rapporti sulla situazione: il Rapporto Murphy, sui casi di abusi nell'Arcidiocesi di Dublino dal 1975 al 2004, è stato pubblicato nel novembre scorso; seguiva un altro documento, il Rapporto Ryan, diffuso a maggio e che parlava di abusi nelle scuole cattoliche del Paese.
Anche il Vescovo Noel Treanor di Down e Connor ha considerato l'incontro un segno della seria preoccupazione del Pontefice.
"L'invito rivolto ai Vescovi diocesani dell'Irlanda da Papa Benedetto e la sua presenza all'incontro lunedì e martedì sono un segno di quanto sia importante per il Pontefice affrontare il crimine, il peccato e l'orrore degli abusi sessuali sui bambini, i minori e gli adulti vulnerabili", ha dichiarato. "Il Papa ha espresso il suo dolore per ciò che è accaduto in Irlanda".
"Questo incontro è stato importante nel lungo processo di far fronte alla vergogna e alle ferite degli abusi nella vita delle vittime, in quella della Chiesa e per estensione in tutta la società", ha aggiunto il Vescovo Treanor.
"Questo incontro di per sé non può sanare le terribili ferite lasciate da questo crimine", ha riconosciuto. "Dovremmo pregare ogni giorno perché questa guarigione avvenga nel tempo di Dio".
Occasione senza precedenti
Il Vescovo James Moriarty di Kildare e Leighlin ha sottolineato che l'incontro con il Papa è stato "un evento senza precedenti".
"Colpisce molto la quantità di tempo e di attenzione prestata da Papa Benedetto XVI", ha detto. "Allo stesso modo, i membri della Curia presenti erano totalmente impegnati nel dare il proprio contributo. Le varie sessioni sono state lunghe e intense. E' stato sicuramente un dialogo di massimo livello che è valso la pena".
Monsignor Moriarty, di 73 anni, è stato Vescovo ausiliare di Dublino dal 1991 al 2002.
A suo avviso, l'incontro è stato un passo in una situazione che continuerà a svilupparsi. "E' importante sottolineare che questo processo è in svolgimento e che seguiranno altri passi", ha dichiarato.
Parole del Papa
Il Vescovo Dennis Brennan di Ferns ha confessato di attendere con ansia la lettera del Pontefice alla Chiesa in Irlanda, prevista per il mese prossimo.
A suo avviso, il testo sarà "un'importante pietra miliare su una strada dalla quale non c'è ritorno".
"Stiamo affrontando un momento di grande prova come risultato di gravi scandali e della loro errata gestione nella nostra comunità ecclesiale", ha affermato il Vescovo. "[...] Non siamo soli in questa oscurità. Anche se questa può essere grande, la Parola di Dio è il nostro pilastro: 'Se siedo nelle tenebre, il Signore sarà la mia luce' (Michea 7,8). La nostra speranza cristiana ci esorta a non smettere mai di cercare modi che portino alla pace e alla guarigione per tutti".