di Nerea Rodríguez del Cuerpo
BARCELLONA, martedì, 23 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Il Giubileo della Vera Cruz di Caravaca (www.lacruzdecaravaca.es), una delle reliquie della croce su cui morì Cristo, è stato presentato il 15 febbraio a Barcellona dal Vescovo di Cartagena, monsignor José Manuel Lorca Planes.
Il Giubileo di Caravaca (nella regione spagnola di Murcia) è un avvenimento che risale al XIII secolo.
La presentazione si è svolta nell'Aula Magna dell'Università Abat Oliba CEU di Barcellona (www.uao.es) alla presenza dell'Arcivescovo della Diocesi (www.arqbcn.org), il Cardinale Lluís Martínez Sistach, che ha definito la croce una devozione “centrale”.
“Senza la croce non saremmo cristiani”, ha spiegato il porporato catalano, aggiungendo che “costa capire la croce, è un mistero, un apparente fallimento, ma senza Croce non c'è resurrezione”.
Il Cardinale di Barcellona ha definito la Vera Cruz come “segno delle radici cristiane di Caravaca, così come della Spagna”, e ha detto che non si tratta solo delle radici in quanto tali, ma di “radici che portano frutto”.
Per monsignor Lorca Planes, è un buon momento per “contemplare il tesoro della croce, dell'amore, un pezzetto della croce su cui è stata inchiodata la salvezza del mondo”.
Per la devozione intorno alla Vera Cruz di Caravaca, nel 1998 la Santa Sede ha concesso un anno santo con carattere perpetuo da celebrare ogni sette anni, il primo dei quali è stato nel 2003.
La reliquia (Lignum Crucis) è avallata dalla sua provenienza dalla Terra Santa e dal suo legame con la Vera Croce, scoperta nel IV secolo dall'imperatore Costantino (335-347) o da sua madre, Sant'Elena.
Il luogo ha attirato santi e grandi personaggi. San Giovanni della Croce lo ha visitato sette volte, il Cardinale Joseph Ratzinger vi si è recato prima di diventare Papa. Il 3 dicembre 2007, Benedetto XVI ha concesso al Santuario della Vera Cruz il titolo di Basilica Minore.
Durante la presentazione è stato visionato il DVD “Sotto la protezione della Vera Cruz”, edito dall'Università CEU.
E' previsto che oltre un milione di pellegrini si rechi a Caravaca in questo Anno Santo.
[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]