BARCELLONA, giovedì, 18 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha accolto con interesse l’invito dell’Arcivescovo di Barcellona, il Cardinale Lluís Martínez Sistach, a presiedere la consacrazione del tempio della Sagrada Familia di Gaudí, a Barcellona.
Il porporato lo ha affermato questo mercoledì nel Palazzo Episcopale di Barcellona, all’inizio di una conferenza stampa sulla beatificazione di padre Josep Tous.
La dedicazione al culto del tempio di Gaudí potrebbe celebrarsi quest’anno, visto che il tempio dispone già delle navate coperte.
“Il Santo Padre ha accolto l’invito con interesse per quello che è e significa la Sagrada Familia, come chiesa del genio universale dell’architetto Antoni Gaudí, di cui è stata avviata la causa di canonizzazione”, ha detto il Cardinale.
“Anche per l’invocazione alla Sacra Famiglia, vista l’estrema importanza che ha la famiglia per il Santo Padre, considerando che il bene delle persone, della società e della Chiesa è direttamente collegato alla tutela, alla difesa e alla promozione della famiglia”, ha aggiunto.
La Sagrada Familia di Barcellona è un monumento religioso dichiarato patrimonio dell’umanità.
Ogni anno, tre milioni di persone visitano il suo interno, e quattro milioni l’esterno.
L’Arcivescovo di Barcellona ha riconosciuto che “non c’è ancora la conferma di questo viaggio del Papa a Barcellona per dedicare o consacrare la Sagrada Familia,visto che dipende dal calendario del Santo Padre”.
Ad ogni modo, ha espresso l’auspicio che la visita si possa realizzare, sottolineando che “il Santo Padre dà molta importanza all’arte, alla bellezza come cammino verso Dio”.
In questo senso, ha ricordato l’invito che il Pontefice, il 21 novembre 2009, ha rivolto durante una riunione nella Cappella Sistina a molti artisti, ai quali ha indirizzato “un discorso molto ricco di contenuti e molto profondo”.
Ha detto loro che gli artisti hanno “la possibilità di parlare al cuore dell’umanità”, chiedendo che con la loro arte siano “annunciatori e testimoni di speranza per l’umanità”.
Nuova beatificazione
Quanto alla beatificazione del sacerdote cappuccino Josep Tous y Soler, il Cardinale ha reso noto che si celebrerà nella Basilica di Santa María del Mar di Barcellona il 25 aprile prossimo e sarà presieduta dal Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Tarcisio Bertone.
Padre Tous ha fondato la Congregazione delle Suore Cappuccine della Madre del Divin Pastore, presenti oggi in Spagna, Nicaragua, Costa Rica, Guatemala, Colombia e a Cuba.
“L’Arcidiocesi di Barcellona ringrazia Dio per la persona e l’opera di padre Tous”, segnala il Cardinale Martínez Sistach in una lettera che ha diffuso, intitolata “Josep Tous, pedagogo, sacerdote e fondatore”.
Nel testo, il porporato ha sottolineato l’importanza di “questo grande sacerdote della nostra terra” come “esempio da imitare soprattutto in questo Anno Sacerdotale promulgato dal Santo Padre Benedetto XVI per tutta la Chiesa”.
La cerimonia si svolgerà dopo la beatificazione del sacerdote catalano Josep Samsó, avvenuta il 23 gennaio scorso a Mataró (Barcellona).
Oltre al porporato, hanno partecipato alla conferenza stampa le suore Belkis Román, Superiora Generale della Congregazione fondata da padre Tous, ed Eulalia Surroca, segretaria generale della stessa Congregazione.
Suor Surroca ha spiegato che la beatificazione del fondatore è per tutta la Congregazione “un invito ad approfondire la sua spiritualità, riflettersi nelle sue virtù e approfittare di questo momento di grazie per farlo conoscere di più a tutti coloro che ci circondano”.
E’ stato anche diffuso un DVD sulla vita di padre Tous e si prepara un musical sulla sua esperienza, che verrà presentato a Barcellona alla vigilia della beatificazione.
La causa di beatificazione di padre Tous è stata introdotta nella Diocesi di Barcellona nel 1983 dal Cardinale Narcís Jubany.
Per la beatificazione è stato decisivo lo studio del miracolo della guarigione totale e completa da un grave difetto alla vista, concessa mediante l’intercessione di padre Tous, della bambina colombiana Olga Y. Rincón il 7 agosto 1995.
Per lo studio di questo presunto fatto prodigioso è stato nominato perito medico il famoso esperto in Oftalmologia Ramon Martí Bonet, fondatore e direttore del Centro Catalano della Retina e fratello del canonico di Barcellona Josep Maria Martí Bonet.