47 religiosi tra le vittime del terremoto ad Haiti

Varie Congregazioni hanno visto le loro case distrutte

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PORT-AU-PRINCE, giovedì, 4 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Sono 47 i religiosi tra le vittime – oltre 170.000, secondo le ultime stime – del terremoto che il 12 gennaio ha devastato Port-au-Prince, capitale di Haiti.

Fides, l’agenzia delle Pontificie Opere Missionarie, ha reso pubblico il rapporto più recente inviato dalla Conferenza Haitiana dei Religiosi, anche se per quanto riguarda la situazione di vari gruppi missionari i dati sono ancora incompleti.

Le case di molte Congregazioni religiose sono state distrutte dal terremoto e ci sono state perdite significative tra i religiosi e le persone che ruotavano attorno a loro.

Le Figlie di Maria hanno perso 13 religiose, incluse la superiora provinciale, e tre impiegati. La loro casa e le scuole sono ridotte in macerie.

Le Figlie di Maria Regina Immacolata hanno segnalato una situazione simile dei loro edifici e hanno informato della morte di due suore e otto alunne.

Due religiosi dei Fratelli dell’Istruzione cristiana sono morti, e tre loro scuole sono state distrutte insieme alla casa provinciale.

I missionari di Monfort hanno contato 11 vittime e hanno dichiarato che una casa, una scuola e alcune chiese sono state distrutte. Hanno perso la vita anche sei religiose di questa famiglia spirituale, della Congregazione delle Figlie della Sapienza. E’ morta anche un’impiegata, e la Congregazione ha perso le sue case e la scuola.

Quattro Piccole Sorelle di Santa Teresa sono morte nel terremoto, insieme a sette professori e a 60 studenti. Cinque loro case e due scuole sono state distrutte. Due Piccoli Fratelli di Santa Teresa sono morti e cinque loro case sono andate perdute.

I Salesiani hanno riportato tre vittime e una scuola e una casa distrutte.

I Padri della Santa Croce hanno segnalato un morto e una casa devastata.

La Congregazione dello Spirito Santo (Padri spiritani) ha perso un membro, la casa e la scuola.

Le Suore di Sant’Anna hanno perso una religiosa, la casa e la scuola.

Nel sisma è morta anche suor Brigitte Pierre delle Figlie della Carità di San Vincenzo de’ Paoli, mentre la casa della Congregazione è rimasta gravemente danneggiata.

Altre comunità hanno visto la propria casa distrutta dal terremoto: i Chierici di San Viatore; i Frati Minori; i Fratelli del Sacro Cuore; i Missionari Oblati di Maria Immacolata; le Suore della Carità di St. Louis; le Suore Domenicane della Presentazione; le Religiose di Gesù e Maria; la Società del Sacro Cuore; i Marianisti; i Missionari di Scheut; i Missionari del Cuore Immacolato di Maria.

Hanno perso le proprie scuole anche le suore Salesiane di Don Bosco; i Fratelli del Sacro Cuore; le Suore di San Francesco d’Assisi; le Suore di San Giuseppe di Cluny; le Missionarie dell’Immacolata Concezione e le Suore della Carità di St. Hyacinthe.

Le suore di Christ Marie Alphonse hanno perso un orfanotrofio e una scuola.

Secondo dati del 2004, l’Arcidiocesi di Port-au-Prince aveva 2,5 milioni di cattolici, il 74% della popolazione. La capitale di Haiti era assistita allora da 277 sacerdoti, 387 religiosi e 1.200 religiose.

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ZENIT Staff

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