I docenti delle Università di Roma rilanciano l'appello del Papa per la pace

Dichiarazione firmata da 170 di loro

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ROMA, mercoledì, 3 febbraio 2010 (ZENIT.org).- Su iniziativa dell’Ufficio diocesano per la pastorale universitaria, 170 docenti delle Università di Roma hanno indirizzato a Benedetto XVI una dichiarazione in cui dicono di “accogliere l’invito di Sua Santità Benedetto XVI, contenuto nel Messaggio sul tema ‘Se vuoi coltivare la pace custodisci il creato’, formulato in occasione della celebrazione della XLIII Giornata Mondiale della Pace”.

I docenti, tra cui figurano anche presidi di facoltà, appartengono ad atenei pontifici, ecclesiastici, cattolici e statali e rappresentano varie aree di ricerca, in particolare Ingegneria, Medicina, Diritto ed Economia.

“Le parole ‘custodire’ e ‘coltivare’ utilizzate dal Santo Padre richiamano l’attenzione dei credenti e di tutti gli uomini di buona volontà sulla necessità di un impegno della comunità scientifica per ‘fornire soluzioni soddisfacenti ed armoniose alla relazione tra l’uomo e l’ambiente’ anche per arginare i rischi potenziali di un uso improprio delle risorse naturali e ambientali rispetto alla pacifica convivenza”, scrivono nel documento.

I firmatari confermano poi l’impegno per la “promozione di una nuova cultura della convivenza umana fondata sulla centralità della persona”, dicendosi convinti che scienza e tecnologia “possono contribuire ad una più consapevole dinamica del processo di sviluppo sociale ed economico, più attenta alla sostenibilità, alla salvaguardia della biodiversità e alle esigenze ed aspettative delle persone, con uno spirito di rinnovamento culturale consapevole dei diritti, ma anche dei doveri di ciascuno”.

Auspicando “nuovi più elevati livelli di efficienza e di compatibilità ambientale”, i docenti affermano quindi che “gli standard più elevati non devono limitare o frenare lo sviluppo dei Paesi più poveri ai quali deve essere assicurata la collaborazione allo sviluppo oltre che l’accesso alle tecnologie pulite”.

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ZENIT Staff

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