ROMA, domenica, 24 gennaio 2010 (ZENIT.org).- “La riconciliazione continua ad essere una sfida per la Chiesa in Africa”: è quanto si legge nel comunicato della seconda riunione del Consiglio Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi, tenutosi in questi giorni in Vaticano.
La Chiesa, afferma la nota, deve essere “riconciliata in se stessa per diventare credibile nella sua predicazione e nella sua azione sociale”.
A introdurre i lavori è stato il Segretario generale del Sinodo dei Vescovi, mons. Nikola Eterović, il quale si è soffermato su alcuni temi rilevanti per la vita della Chiesa in Africa, dalla pace alla giustizia, dalla salvaguardia della creazione alla desertificazione delle aree coltivabili.
Nel corso degli incontri si è sottolineato che la teologia non va trasformata in politica, “portando piuttosto la teologia direttamente nel ministero pastorale concreto”.
Nel dialogo interreligioso, si legge ancora nel comunicato, i presenti all’assise “hanno affermato che si sta cercando di stabilire vincoli di intesa e collaborazione, soprattutto con l’islam, che è la religione più diffusa nel Continent”.
L’auspicio emerso è che “i gruppi fondamentalisti siano sempre più sconfessati ed emarginati dai rappresentanti ufficiali dell’islam”.
Il Consiglio si è quindi impegnato nello studio delle Proposizioni della II Assemblea Speciale per l’Africa del Sinodo dei Vescovi (4-25 ottobre 2009), in vista di uno “schema ragionato” che possa servire da base per la composizione dell’Esortazione Apostolica Postsinodale che spetterà al Santo Padre.
“In ogni caso – sostiene la nota – il testo finale dovrà mantenere un giusto equilibrio tra una prospettiva teologico-spirituale e un adeguamento alla realtà pastorale e sociale”.
La prossima riunione del Consiglio si terrà il 27 e 28 aprile prossimi.