I conti vaticani potrebbero migliorare quest'anno

Nonostante questo, la situazione è di “perdurante difficoltà”

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CITTA’ DEL VATICANO, venerdì, 22 gennaio 2010 (ZENIT.org).- Il bilancio della Santa Sede per il prossimo esercizio 2010 fa sperare in “possibili andamenti economici e finanziari” che, malgrado la situazione di “perdurante difficoltà”, “indicano qualche leggero miglioramento”.

Lo afferma un comunicato diffuso dalla Sala Stampa sul risultato dei lavori svolti questi mercoledì e giovedì dal Consiglio dei Cardinali che si occupa dello studio dei problemi organizzativi ed economici della Santa Sede.

Il Consiglio, presieduto dal Segretario di Stato, il Cardinale Tarcisio Bertone, ha dedicato questi due giorni a esaminare due bilanci: quello della Santa Sede e quello del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, che procedono in modo separato.

Alla riunione erano presenti i Cardinali Joachim Meisner (Colonia, Germania), Antonio María Rouco Varela (Madrid, Spagna), Dionigi Tettamanzi (Milano), Wilfrid Fox Napier (Durban, Sudafrica), Anthony Olubunmi Okogie (Lagos, Nigeria), Juan Luis Cipriani Thorne (Lima, Perù), Marc Ouellet (Québec, Canada), Odilo Pedro Scherer (San Paolo, Brasile) e Agostino Vallini, Vicario Generale per la Diocesi di Roma.

Non hanno potuto essere presenti per motivi personali i Cardinali Jorge Liberato Urosa Savino (Caracas, Venezuela) e Nicholas Cheong Jinsuk (Seul, Corea).

Erano presenti anche il presidente, il segretario e il contabile della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede, rispettivamente i monsignori Velasio De Paolis e Vincenzo Di Mauro e il laico Stefano Fralleoni.

Hanno assistito inoltre i rappresentanti del Governatorato dello Stato vaticano – il Cardinale Giovanni Lajolo (presidente) e monsignor Carlo Maria Viganò (segretario) – e i rappresentanti dell’amministrazione del Patrimonio della Santa Sede – il Cardinale Attilio Nicora (presidente) e monsignor Domenico Calcagno (segretario).

Lo stesso Papa Benedetto XVI ha realizzato una breve visita ai Cardinali riuniti per ascoltare le loro osservazioni e li ha ringraziati per “la preziosa collaborazione offerta alla Sede Apostolica”.

Monsignor De Paolis ha spiegato che il bilancio preventivo della Santa Sede, che comprende tutte le Congregazioni (tranne quella per l’Evangelizzazione dei Popoli, che ha la propria amministrazione) e i mezzi di comunicazione vaticani, “riflette la speranza di possibili andamenti economici e finanziari che, nonostante il quadro generale di perdurante difficoltà, indicano qualche leggero miglioramento”.

La maggior parte delle spese, spiega il comunicato, riguarda gli stipendi dei lavoratori della Santa Sede, 2.668 persone. Anche se non si prevede un aumento del personale, afferma il testo, “il relativo onere finanziario è ugualmente in crescita a motivo dell’adeguamento degli stipendi al costo della vita”.

Un’altra fonte di grandi spese è il mantenimento dei mezzi di comunicazione (la “Radio Vaticana”, il Centro Televisivo Vaticano e “L’Osservatore Romano”), che devono essere considerati “nel quadro dell’attività missionaria della Santa Sede”.

“Pur tenendo conto dell’attuale situazione economica mondiale, è stata rilevata la necessità pastorale di suscitare una maggior attenzione dei fedeli, più sensibili a contribuire a progetti specifici e a loro più prossimi”.

In questo senso, sono stati invitati a partecipare alla riunione il direttore generale della “Radio Vaticana”, padre Federico Lombardi, e il direttore amministrativo, Alberto Gasbarri.

Quanto al secondo bilancio, presentato da monsignor De Paolis, mostra, secondo il comunicato, che l’amministrazione del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano “ha sostanzialmente superato le difficoltà degli esercizi precedenti, riacquistando un assetto che permette di guardare con maggior fiducia al futuro”.

Il Governatorato è incaricato degli edifici e delle strutture dello Stato, attività in cui lavorano attualmente 1.884 persone.

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ZENIT Staff

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