di Jesús Colina
ROMA, martedì, 19 gennaio 2010 (ZENIT.org).- I loro ultimi libri sono diventati l’argomento della conversazione che Benedetto XVI ha avuto in Vaticano con il rabbino statunitense Jacob Neusner, considerato uno dei grandi biblisti del panorama internazionale.
“Abbiamo parlato dei nostri libri e lui mi ha confidato di aver finito di scrivere il secondo volume su Gesù”, ha spiegato il rabbino, ritenuto uno degli scrittori più prolifici della storia (ha scritto 950 libri, anche se – come sottolinea – certi ripubblicano alcuni dei suoi scritti).
Joseph Ratzinger e Neusner (la rivista Time lo ha definito il 24 maggio 2007 The Pope’s favorite rabbi) sono uniti da molti anni da un’amicizia epistolare, ma si sono conosciuti personalmente in occasione della visita papale dell’aprile 2008 alla Sinagoga di New York.
Nell’udienza, che ha avuto luogo questo lunedì, il rabbino era accompagnato dalla moglie Suzanne. La conversazione tra il Vescovo di Roma e uno dei maggiori conoscitori e studiosi viventi dell’ebraismo è durata circa venti minuti.
“Il tempo sufficiente”, ha spiegato Neusner a “L’Osservatore Romano”, “per un bell’incontro tra due professori. Ho sempre stimato lo studioso Joseph Ratzinger per la sua onestà e lucidità, ed ero molto interessato a incontrare e conoscere l’uomo”.
L’anziano rabbino di Hartford (Connecticut), nato il 28 luglio 1932, è venuto a Roma per unirsi alla visita del Papa alla sinagoga e per partecipare a un dibattito pubblico, lunedì sera, con l’Arcivescovo e teologo cattolico Bruno Forte sul “Discorso della montagna” nella Sala Petrassi dell’Auditorium.
Parlando del suo incontro con il Papa, il rabbino ha confessato al quotidiano vaticano che “la cosa che più mi ha colpito sono stati i suoi occhi penetranti. Egli ti guarda attraverso. E poi i suoi modi da gentleman, pieno di gentilezza e umiltà”.
Il rabbino definisce la visita papale alla sinagoga “un evento grandioso, con una partecipazione enorme, tesa e commossa da parte di tutti, che mi fa ben sperare per il futuro”.
“Il problema dell’oggi – e il Papa lo ha ben compreso – è che si vive nell’oblio, si dimenticano la storia e le tradizioni religiose da cui si proviene. Per questo è importante lo studio della storia”, ha aggiunto Neusner.
“Penso a una questione controversa come quella della figura storica di Pio XII. Secondo me è ancora troppo presto per giudicare e invece sento spesso giudizi trancianti, in un senso o in un altro. Ho come la sensazione che ci sia qualcuno che si agita distruttivamente, che non è interessato al cattolicesimo, né al giudaismo, né, tantomeno, al dialogo tra queste due grandi tradizioni”.
“E’ triste, perché poi, nella realtà concreta – lo posso vedere nella mia vita quotidiana negli Stati Uniti -, i rapporti tra ebrei e cristiani sono ottimi”, ha concluso il rabbino. “Se si ignora il passato ci si condanna a riviverlo; lo studio da questo punto di vista è essenziale. Insieme al senso di responsabilità: ogni generazione ha la responsabilità per il futuro e ce l’ha oggi, qui e ora”.
Nel suo primo volume di “Gesù di Nazaret”, il Papa riconosce il “grande aiuto” che ha ricevuto dalla lettura del libro di Neusner “Un rabbino parla con Gesù”, pubblicato negli Stati Uniti nel 1993.
Nel quarto capitolo del suo libro, il Papa lo presenta come rabbino che “insegna all’università insieme con teologi cristiani e nutre un profondo rispetto nei confronti della fede dei suoi colleghi cristiani, ma resta saldamente convinto della validità dell’interpretazione ebraica delle Sacre Scritture”.
Secondo il Pontefice, “il profondo rispetto verso la fede cristiana e la sua fedeltà al giudaismo lo hanno indotto a cercare il dialogo con Gesù”.
Nell’incontro tra vecchi amici a distanza, il rabbino ha offerto al Papa due regali: una copia dell’edizione tedesca del suo libro del 1993, che Ratzinger all’epoca lesse nell’edizione originale americana, e una dell’edizione italiana del saggio sul Talmud (delle Edizioni San Paolo, che lo hanno pubblicato col titolo “Il Talmud : Cos’è e cosa dice”).
La pagina web di Jacob Neusner può essere visitata su http://www.jacobneusner.com