ROMA, martedì, 22 dicembre 2009 (ZENIT.org).- In occasione del Natale, la Custodia di Terra Santa invita a rivolgere un pensiero speciale alle comunità cristiana di Betlemme, soprattutto ai bambini e agli anziani.
“La povertà della nascita di Cristo a Betlemme, oltre che oggetto di adorazione per i cristiani, è anche scuola di vita per ogni uomo. Essa ci insegna che per combattere la miseria, tanto materiale quanto spirituale, la via da percorrere è quella della solidarietà, che ha spinto Gesù a condividere la nostra condizione umana”, ricorda la Custodia francescana citando le parole del Messaggio di Benedetto XVI per la Giornata Mondiale della Pace 2009.
“Un gesto d’aiuto anche se simbolico è un’occasione per tutti per fare l’esperienza di Francesco d’immedesimazione con la povertà della nascita di Gesù e del suo esempio per noi”, aggiungono i religiosi francescani, spiegando che con le offerte raccolte si sosterranno, in coordinamento con la parrocchia francescana di Santa Caterina di Betlemme e con la supervisione della Custodia di Terra Santa, due iniziative, a sostegno dei bambini e degli anziani.
“La complicata situazione politica ed economica – avvertono – colpisce fortemente i più deboli e mette sempre più a rischio la sopravvivenza della comunità cristiana. Molte famiglie sono senza redditi, con gravi problemi alle spalle, e fanno molta fatica a prendersi cura dei bambini come degli anziani. Si riscontrano sempre più casi di abbandono”.
Il progetto “Un aiuto per i più piccoli”, ricordano gli organizzatori, “vuole favorire la maturazione personale e sociale di bambini e ragazzi in difficoltà”.
Molti bambini e ragazzi “non ricevono una educazione adeguata” e si riscontrano spesso “problemi di apprendimento causati da un ambiente familiare violento e particolarmente duro”.
La situazione è resa ancor più difficile dal fatto che nei territori dell’Autonomia Palestinese “non esiste alcuna forma di assistenza medico sanitaria pubblica. Le cure legate a qualsiasi tipo di malattia sono a carico delle famiglie che non ricevono altro aiuto se non dalla parrocchia”.
“In caso vengano diagnosticate importanti malattie (…) e cure finanziariamente impegnative – affermano –, il parroco, verificata la serietà e urgenza del bisogno, cerca aiuto finanziario rivolgendosi alla Custodia di Terra Santa e a sostenitori privati sensibilizzando le comunità locali e internazionali”.
L’obiettivo del progetto è “sostenere le ‘pietre vive’ più fragili, cioè i bambini poveri, in quel luogo così speciale della Terra Santa, proprio lì dove Dio si è fatto bambino”.
Allo stesso modo, la Custodia di Terra Santa si adopera per migliorare la situazione delle persone di età più avanzata, ricordando che “Betlemme è anche anziana”.
“Quando qualcuno pensa a Betlemme, pensa innanzitutto che è il luogo dove nacque Gesù. Pensa ai tanti bambini che sono nati e continuano a nascere qui, in questa terra tanto santa quanto difficile e piena di contraddizione. Ma Betlemme non è solo un luogo di nascita, è anche un luogo dove la gente cresce, diventa adulta, e perché no, a volte invecchia”.
La Custodia, attraverso il parroco e i frati presenti a Betlemme, “desiderano sostenere le famiglie a prendersi cura degli anziani e supportare il lavoro della Società Antoniana di Betlemme che dal 1913 opera nel tentativo di servire i più poveri ed i meno abbienti”.
Nel 1942, ricorda, è stata fondata una casa per anziani dove oggi 5 suore di varia nazionalità, chiamate “Gianelline”, “dedicano tutte le proprie energie ad accogliere gli anziani ovvero quella parte di società troppo spesso dimenticata”.
“Ma il cibo, le medicine, l’acqua, l’elettricità, tutto ha un costo anche qui. La maggior parte di questi anziani non ha una famiglia e dunque la retta in teoria richiesta non viene pagata da nessuno”. “L’unica speranza dunque per questi anziani, e per chi ha deciso di dedicare a loro la vita, è la Provvidenza”.
“Con i fondi raccolti si desidera far fronte alle emergenze più immediate legate principalmente all’acquisizione di apparati medicali e medicine, oltre che sopportare le spese per interventi in ospedale e successive cure mediche”.
Allo stesso modo, si vuole ampliare la struttura, attivando anche una casa per anziani per uomini. Ad oggi la struttura è quasi del tutto ultimata. Per accogliere i primi ospiti occorre procedere all’acquisto di “piccoli arredi, materassi, letti, apparati medicali e corredi di prima necessità”.
Per ulteriori informazioni e per conoscere le modalità di donazione: www.proterrasancta.org