Il giornalista spagnolo Lolo sarà beato

Riconosciuto un miracolo attribuito all’intercessione di Manuel Lozano Garrido

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di Jesús Colina

CITTA’ DEL VATICANO, domenica, 20 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Con l’approvazione del decreto che riconosce un miracolo attribuito all’intercessione del giornalista Manuel Lozano Garrido, noto come “Lolo”, si sono aperte le porte per la sua beatificazione.

Il Papa ha autorizzato questo riconoscimento durante un’udienza che ha concesso questo sabato mattina all’Arcivescovo Angelo Amato, S.D.B., prefetto della Congregazione per le Cause dei Santi.

Il miracolo è stato sperimentato nel 1972 da un bambino di due anni con una situazione sanitaria gravissima (setticemia per pseudomonas, dopo due operazioni chirurgiche e con vomito fecaloide) e che oggi è un arbitro internazionale di tennis.

Lolo nacque a Linares Linares (Jaén, Spagna) il 9 agosto 1920 e morì nella stessa città il 3 novembre 1971.

Membro dell’Azione Cattolica, quando era ancora adolescente distribuiva la Comunione alle persone in carcere durante la Guerra Civile spagnola. Egli stesso venne arrestato.

Nel 1942 iniziò a soffrire di una malattia che in appena un anno lo avrebbe potato all’invalidità totale. Nel 1962 perse la vista.

Svolse il suo lavoro di giornalista in mezzi di comunicazione come il quotidiano “Ya“, le riviste “Telva” e “Vida Nueva” e l’agenzia “Prensa Asociada“.

Nonostante la malattia, ricevette importanti riconoscimenti professionali, come il “Premio Bravo”.

Nel 1956 fondò la rivista “Sinaí” per i malati. Tra le sue opere figurano “El sillón de ruedas” (primo libro scritto nel 1961); “Las estrellas se ven de noche” (opera postuma) e “Cuentos en ‘la’ sostenido“.

Il 17 dicembre scorso i suoi resti mortali sono stati trasferiti in una preziosa urna accanto alla grotta della Vergine nel Monastero dei Carmelitani Scalzi di Linares, alla presenza del Vescovo della Diocesi, monsignor Ramón del Hoyo López, delle sue due sorelle, Lucía ed Expectación, e degli amici del futuro beato.

“C’era anche quel bambino – ormai uomo – che ha ‘prestato’ la sua grave malattia a Dio perché il Suo potere risplendesse attraverso l’intercessione di Lolo”, ha spiegato padre Rafael Higueras Álamo, sacerdote che ha accompagnato Lolo al momento della morte ed è il postulatore della sua causa di beatificazione.

La data della beatificazione di Lolo non è ancora stata rivelata.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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