CITTA’ DEL VATICANO, giovedì, 17 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Nell’azione pastorale, è necessario porre una “speciale attenzione” alla “dimensione educativa”. E’ quanto ha affermato questo giovedì Benedetto XVI rivolgendosi ai Vescovi della Conferenza Episcopale di Bielorussia, a Roma in occasione della visita “ad Limina Apostolorum”.
Durante l’incontro il Papa ha ribadito l’urgenza di affrontare quella che ha più volte definito l’“emergenza educativa”, esortando a “moltiplicare gli sforzi per offrire, in primo luogo alle nuove generazioni, una valida formazione”.
Per questo, ha incoraggiato i presuli bielorussi a curare “un’adeguata catechesi” capace di segnare “il cammino di fede in tutte le tappe della vita” e a promuovere “occasioni, intra ed extra ecclesiali, per far giungere, sotto la vostra guida, il Messaggio di Cristo in ogni ambito del gregge a voi affidato”.
All’inizio dell’udienza, nel farsi interprete dei sentimenti dei presuli presenti, il Vescovo di Grodno, mons. Aleksander Kaszkiewicz, Presidente della Conferenza Episcopale della Bielorussia, ha detto: “La nostra Chiesa è giovane e dinamica. Ne è conferma il considerevole aumento dei fedeli che hanno chiesto i sacramenti: i battesimi dei bambini, le cresime dei giovani, i matrimoni delle giovani coppie. Crescono le giovani famiglie cattoliche”.
“In modo particolare – ha aggiunto – preghiamo per le nuove vocazioni al servizio del Popolo di Dio. Adoperiamo molto i nuovi mezzi di comunicazione per l’evangelizzazione. Per esempio abbiamo avviato l’attività di alcune case editrici e stampiamo alcune riviste cattoliche. Ogni domenica curiamo la trasmissione radiofonica della messa, e spesso abbiamo accesso ai programmi televisivi”.
Cura dei seminaristi
Nel contesto dell’attenzione all’educazione, ha spiegato il Pontefice, un capitolo importante riguarda “il discernimento e l’accompagnamento delle diverse vocazioni, in particolare quelle sacerdotali e religiose”, così come “l’impegno per favorire programmi destinati alla crescita umana e cristiana della gioventù”.
A questo proposito, ha invitato i Vescovi della Bielorussia a “vigilare attentamente affinché i candidati al sacerdozio ricevano una solida e rigorosa formazione spirituale e teologica e siano debitamente guidati nel compiere una seria e profonda verifica della chiamata divina”.
“La situazione attuale della nostra società richiede un discernimento particolarmente attento”, ha riconosciuto, ribadendo l’importanza di “offrire ai giovani seminaristi un itinerario formativo completo e qualificato”.
“Siate vicini con sempre maggiore sollecitudine ai vostri sacerdoti, specialmente a quelli che iniziano il ministero pastorale – ha chiesto –. L’esercizio attento e cordiale della paternità del Vescovo costituisce un elemento fondamentale per la riuscita di una vita sacerdotale!”.
L’importanza della comunione
Il Papa ha quindi ricordato quanto sia importante che tra i Vescovi della Bielorussia crescano “la corresponsabilità, la comunione e la condivisione delle decisioni”, perché il loro servizio “sia sempre più fruttuoso”.
“E’ particolarmente importante, infatti, annunciare con rinnovato entusiasmo ed incisività il perenne Messaggio del Vangelo in una società che non è immune dalle tentazioni della secolarizzazione, dell’edonismo e del relativismo”, ha affermato, sottolineando che un segno di ciò sono “i problemi della denatalità, della fragilità delle famiglie e dell’illusione di trovare fortuna al di fuori della propria terra”.
La “rinnovata testimonianza di unità, oltre che giovare all’annuncio del Vangelo, favorirà il rapporto con l’Autorità civile e, particolarmente, le relazioni ecumeniche”, ha aggiunto.
Relazioni ecumeniche
In questo contesto, ha ricordato Benedetto XVI, si inserisce anche “la fraterna collaborazione con la Chiesa Ortodossa di Bielorussia”.
“Anche le Chiese Ortodosse, come la Chiesa Cattolica, sono fortemente impegnate a riflettere su come rispondere alle sfide del nostro tempo per trasmettere con fedeltà il Messaggio di Cristo”.
“Accogliendo l’invito emerso nel recente incontro cattolico-ortodosso di Cipro, occorre intensificare il comune cammino in tale direzione”, ha constatato, segnalando che “un significativo apporto potrà essere offerto dalla piccola, ma fervente Comunità greco-cattolica presente nel Paese”.
Il Papa ha poi concluso il suo discorso ricordando di aver ricevuto qualche mese fa il Presidente della Repubblica di Bielorussia (cfr. ZENIT, 27 aprile 2009).
“Nell’incontro, cordiale e rispettoso, è stata ribadita la volontà delle parti di stipulare un Accordo, di cui è in corso l’elaborazione”, ha spiegato.
La Bielorussia ha circa 10 milioni di abitanti, a maggioranza ortodossa. I cattolici sono il 14% della popolazione, circa un milione e mezzo. Nel Paese ci sono un’Arcidiocesi, tre Diocesi e circa 450 parrocchie.
Per ulteriori informazioni sulla Chiesa in Bielorussia, www.Catholic.by.