CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 14 dicembre 2009 (ZENIT.org).- E’ praticamente pronto il testo definitivo dei Lineamenta del Sinodo dei Vescovi per il Medio Oriente, in programma in Vaticano dal 10 al 24 ottobre 2010.
“L’Osservatore Romano” ricorda che il progetto finale del testo è stato messo a punto il 24 e 25 novembre durante la seconda riunione del Consiglio presinodale per l’Assemblea speciale per il Medio Oriente del Sinodo dei Vescovi. Il prossimo appuntamento è fissato per il 23 e il 24 aprile 2010.
Il Sinodo avrà per tema “La Chiesa cattolica nel Medio Oriente: Comunione e testimonianza. ‘La moltitudine di coloro che erano diventati credenti aveva un cuore solo e un’anima sola’ (Atti, 4, 32)”.
L’Arcivescovo Nikola Eterović, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, ha sottolineato la centralità del “tema della testimonianza”.
“In quella vasta regione che comprende anche la terra in cui si compirono i misteri della nostra redenzione – ha spiegato -, i cristiani sono chiamati a essere testimoni della morte e risurrezione di Cristo in virtù del dono dello Spirito, che ispira i credenti ad agire non individualmente, ma in comunione e unità con tutta la Chiesa”.
Per il presule, “nell’azione evangelizzatrice occorre far conoscere alle nuove generazioni il grande patrimonio di fede e di testimonianza delle singole Chiese e questo compito investe tutte le categorie ecclesiali: Vescovi, sacerdoti, diaconi, persone consacrate, fedeli laici, cattolici della diaspora, nelle diverse situazioni e ambienti di vita, come sono la famiglia, gli istituti di scienze religiose, le istituzioni educative e anche quelle sanitarie”.
Alla riunione erano presenti, tra gli altri, i Cardinali Ivan Dias e Leonardo Sandri, i Patriarchi Nasrallah Pierre Sfeir, Emmanuel III Delly, Antonios Naguib, Ignace Youssif III Younan, Gregorios III Laham, Nerses Bedros XIX Tarmouni e Fouad Twal; gli Arcivescovi Ramzi Garmou e Luigi Padovese. Nei loro interventi, hanno ricordato l’importanza del “tema dell’approfondimento della comunione nella Chiesa cattolica e, in particolare, nelle e tra le Chiese patriarcali e il Patriarcato latino di Gerusalemme, come pure nelle Conferenze episcopali dei Paesi del Medio Oriente”.
Allo stesso modo, hanno sottolineato la necessità di “favorire sempre più la comunione, reale sebbene ancora non piena, con le altre Chiese e comunità ecclesiali” e di aumentare il “dialogo” e la “collaborazione” con ebrei e musulmani “in vari campi di attività sociale e culturale”.