ROMA, lunedì, 14 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Le suore caldee offriranno cibo in occasione del Natale alle famiglie povere del nord dell’Iraq.
Riempiranno il proprio pullmino di formaggio, carne in scatola, latte in polvere, olio, sale, zucchero, zuppa e altri alimenti e partiranno alla volta di Zakho, vicino al confine turco-siriano.
La distribuzione ha il sostegno dell’associazione caritativa internazionale Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), che ha donato 25.000 euro a tale scopo.
L’invio degli aiuti è iniziato la scorsa settimana e arriva in un momento in cui il nord curdo dell’Iraq vive una situazione di grande difficoltà e povertà, con la gente che lotta per sopravvivere nonostante l’aiuto governativo.
Si tratta del terzo invio di aiuti di questo tipo da quando è stata avviata l’iniziativa, in occasione del Natale scorso.
La coordinatrice dei progetti di ACS in Iraq, Marie-Ange Siebrecht, di ritorno da un viaggio nella zona, ha affermato che “è evidente dai contatti con la gente che abbiamo incontrato che le suore sono molto apprezzate per il loro lavoro”.
“Ciò che stanno facendo darà a molta gente un vero incoraggiamento questo Natale e ricorderà loro che non sono soli, che i loro fratelli e le loro sorelle nella fede in altri luoghi pensano a loro e cercano di aiutarli”, ha aggiunto.
Si pensa che migliaia di persone beneficeranno dell’iniziativa, che darà priorità agli anziani, agli handicappati e ad altre fasce che si trovano in situazioni di particolare bisogno.
L’aiuto di ACS si inserisce in un progetto di sostegno alla comunità cristiana della regione, che ha sperimentato un vero esodo che ha portato i fedeli iracheni a crollare dal milione di presenze del 2003 a meno di 350.000 membri oggi.
In primavera, ACS ha donato 20.000 euro ai cristiani iracheni rifugiati in Siria. Il Vescovo siriano Antoine Audo di Aleppo, che coordina il lavoro dell’associazione nella regione, ha sottolineato l’importanza di fornire qualsiasi aiuto sia possibile offrire.
ACS sostiene anche i rifugiati cristiani iracheni in Giordania e in Turchia. Il mese scorso, durante una visita a Istanbul, il direttore nazionale di ACS del Regno Unito, Neville Kyrke-Smith, ha incontrato monsignor Francois Yakan, Vicario Patriarcale per gli Assiri e i Caldei in Turchia, che guida un’organizzazione che sostiene i rifugiati cristiani iracheni.
“Offriamo la speranza di Cristo e, grazie ad ACS, l’amore di Cristo nell’aiuto pratico”, ha detto monsignor Yakan a Kyrke-Smith. “L’aiuto di ACS – attraverso la fede e la solidarietà – significa molto per noi. La preghiera ci unisce a voi ogni giorno”.