Onore e pietà per i bambini non nati

Parla il presidente dell’Associazione “Difendere la Vita con Maria”

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di Antonio Gaspari

ROMA, mercoledì, 9 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Promosso dall’Associazione “Difendere la Vita con Maria” (ADVM) in collaborazione con la Preghiera Universale per la vita, si svolgerà a Roma venerdì 11 novembre l’incontro di riflessione e preghiera “Bambini non nati l’onore e la pietà”.

La manifestazione prevede un incontro con rosario e messa dalle 16:00 alle 18:30 al Santuario Vergine della Rivelazione delle Tre Fontane, in Via Laurentina n. 400, ed un incontro di riflessione alle ore 20:45 nella Parrocchia S. Camillo De Lellis in Via Sallustiana n. 24.

Intervistato da ZENIT don Maurizio Gagliardini, fondatore e presidente dell’Associazione Difendere la Vita con Maria, ha spiegato che l’incontro è finalizzato alla crescita e diffusione di una cultura della vita, con particolare riferimento al diritto di seppellire i bambini non nati.

Facendo riferimento alla Donum Vitae, l’istruzione della Sacra Congregazione per la Dottrina della Fede dedicata a “Il rispetto della vita umana nascente e la dignità della procreazione”, don Maurizio ha ricordato che nella parte I al n. 4 è scritto “I cadaveri di embrioni o feti umani, volontariamente abortiti o non, devono essere rispettati come le spoglie degli altri esseri umani”.

E la legislazione italiana con il DPR n. 285 del 10.9.1990, agli articoli 7 e 50, afferma che “ai genitori viene data la possibilità di seppellire i resti del proprio bambino”.

Il DPR è completato dalla circolare ministeriale emessa dall’allora ministro della Sanità Donat Cattin, in data 16 marzo 1988, che testualmente recita: “Si ritiene che il seppellimento debba di regola avvenire anche in assenza di detta richiesta (quella dei genitori dei prodotti di concepimento abortivi di presunta età inferiore alle venti settimane)”.

Per Don Maurizio, “il seppellimento dei bambini non nati è un atto dovuto a questi nostri fratelli più piccoli, i più poveri e indifesi fra tutti. È un atto di grande consolazione per le famiglie e le mamme soprattutto, è anche la strada vera per una umana gestione del lutto che sola può guarire la profonda ferita per la perdita di un bambino sia per cause di morte naturale, sia per cause di aborto volontario”.

Per diffondere la cultura della vita, il presidente della ADVM ha ricordato anche la preghiera universale per la vita, che da quando fu recitata nel 1995 da Giovanni Paolo II ha già trovato eco in molti cuori.

Don Maurizio ha poi invitato a pregare “perché i giovani si aprano con generosità e fiducia alla vocazione cristiana del matrimonio”; “perché emergano le forze in campo culturale-sociale-politico in grado di promuovere efficacemente la tutela della vita umana”; “per la guarigione delle giovani famiglie tentate dalla paura di concepire e generare, di accogliere la vita e di educare i figli”; e infine “per togliere dalle coscienze l’idea che sia possibile giustificare per varie ragioni gli attentati contro la vita umana dal suo sorgere al suo naturale tramonto”.

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ZENIT Staff

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