ROMA, giovedì, 3 dicembre 2009 (ZENIT.org).- Le minacce islamiche hanno costretto la Congregazione cattolica delle Figlie della Croce, che gestisce alcune scuole in Pakistan, a cancellare le celebrazioni del suo giubileo.
I festeggiamenti erano previsti per commemorare il 175° anniversario della fondazione delle Figlie della Croce e per l’anno giubilare della Congregazione (2008-2009), ma sono state sospese a causa delle minacce dei talebani e del clima di insicurezza che vive il Pakistan.
Le religiose, la cui vocazione principale è l’aiuto e l’educazione dei più svantaggiati, sono presenti nel Paese dalla seconda metà del XIX secolo.
Attualmente dirigono 11 conventi, sei scuole, tre residenze per bambine e la St Joseph’s Convent School, fondata a Karachi nel 1862, che ha la reputazione di formare l’élite femminile del Paese.
“All’inizio di novembre c’è stato un allerta bomba in una delle nostre scuole”, ha riferito all’agenzia Ucanews suor Parveen Dildar Jacob, prima provinciale di origine pakistana della Congregazione. “Per l’insicurezza crescente nel Paese abbiamo cancellato le riunioni in tutte le città”, ha aggiunto.
Di recente, alcune delle scuole femminili gestite dalle religiose hanno ricevuto lettere con minacce di attentati esplosivi nel caso in cui non avessero chiuso.
In Pakistan, i talebani ostacolano le scuole per bambine perché si oppongono all’istruzione delle donne. Vari istituti sono stati distrutti o resi inutilizzabili dopo attentati con bombe, soprattutto nel nord-est del Paese, epicentro dei radicali e dei conflitti tra forze governative e talebani.
Secondo il Pakistan Christian Post, negli ultimi due anni nella zona sono state obiettivo di attentati dinamitardi 150 scuole, quasi esclusivamente femminili.
Dal canto suo, l’UNICEF ha affermato che gli attentati hanno distrutto 230 scuole e ne hanno danneggiate gravemente più di 400. Il 17 novembre, i talebani hanno distrutto una scuola femminile nel distretto di Khyber, in quello che è stato il terzo attacco del mese nella regione.
Anche nel resto del Paese le scuole sono spesso bersaglio degli estremisti e devono chiudere i battenti, nonostante i dispositivi di sicurezza installati dal Governo.
Durante la rapida Messa di azione di grazie che ha chiuso il giubileo delle Figlie della Croce il 25 novembre, monsignor Lawrence John Saldanha, Arcivescovo di Lahore, ha sottolineato l’importanza del nome della Congregazione.
“La Croce ha un significato speciale in Pakistan, quello delle sofferenze e delle difficoltà che dobbiamo affrontare ogni giorno in questo clima di terrore che regna nel Paese. Non dobbiamo lasciarci vincere dallo scoraggiamento”, ha dichiarato.
La celebrazione, che doveva riunire originariamente più di 300 persone, non ha potuto essere svolta nella chiesa vicina al convento. Per motivi di sicurezza, ha avuto luogo nel convento stesso, alla presenza di 40 partecipanti.
Per le stesse ragioni, la Congregazione ha deciso anche di annullare le celebrazioni per il 20° anniversario del suo centro di formazione professionale, che insegna cucito a giovani della periferia di Lahore.