Il pellegrinaggio della Croce della GMG, un'odissea australiana

Un libro ricorda l’evento che ha cambiato la vita di migliaia di giovani

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di Nieves San Martín

SYDNEY, mercoledì, 11 novembre 2009 (ZENIT.org).- Dal luglio 2007 al luglio 2008, padre Chris Ryan mgl ha assunto la responsabilità della Croce e dell’Icona della Giornata Mondiale della Gioventù e ha partecipato al loro straordinario pellegrinaggio per tutta l’Australia.

In quei dodici mesi – informa Xt3.com –, la Croce e l’Icona hanno visitato più di 400 comunità australiane e sono state viste da oltre mezzo milione di giovani. Gli spostamenti hanno incluso visite a luoghi di spicco come la Barriera corallina, Uluru e la Casa del Parlamento, nonché a piccole città regionali, villaggi polverosi e città e centri in ogni Stato e territorio del Paese.

In un pellegrinaggio condotto e pianificato da padre Chris, la Croce e l’Icona sono state trasportate in gommone, sulle strade e in treno, ma il mezzo di trasporto più comune è stato rappresentato dalle spalle dei pellegrini che proclamavano con orgoglio la propria fede e hanno portato i santi simboli per le vie delle città in cui vivono.

“Ovunque andassimo, la gente di tutta l’Australia ha parlato della Croce quasi come se fosse una persona, come se fosse più di un pezzo di legno”, ha detto padre Chris, per il quale non si trattava solo di attribuire personalità a un oggetto inanimato, ma di un riconoscimento del profondo simbolismo della Croce della GMG e del potente modo in cui ha collegato la gioventù con Gesù e la fede.

“La Croce ha avuto un impatto indelebile su migliaia di persone in tutta l’Australia e la sua storia era definitivamente parte del suo potere, ma ci sono state anche profonde ragioni per farlo con fede e cuore”, ha affermato.

Ora, un anno dopo la fine della sua incredibile odissea, padre Chris ha voluto mettere per iscritto questa esperienza che ha cambiato la vita di migliaia di giovani e anche la sua, approfondendo e rafforzando la sua fede.

In the Light of the Cross” (“Alla Luce della Croce”), il libro che ha appena pubblicato (St Paul’s Publications), riferisce il viaggio della Croce e dell’Icona per tutta l’Australia e la gioia e l’entusiasmo con cui sono state ricevute dai giovani di ogni luogo. Padre Chris, però, va oltre, e il libro diventa quindi più di un resoconto di viaggi, trasformandosi in una riflessione sull’impatto di questi simboli in Australia e sull’eredità che hanno lasciato.

Padre Chris intesse la storia dell’Australia con quella della Chiesa e del cristianesimo e descrive l’effusione dello Spirito Santo durante la Giornata Mondiale della Gioventù e dell’amore di Dio nella vita di ogni giorno.

“E’ scrivere il Vangelo”, ha detto l’Arcivescovo di Canberra e Goulburn Mark Coleridge, lodando il libro come un “successo notevole”.

Il Vescovo ausiliare Anthony Fisher op, coordinatore della GMG 2008, va anche oltre e afferma che “più che una raccolta di storie della strada e istantanee delle vacanze, il testo intreccia le storie del viaggio della Croce e le verità della fede cattolica per illuminare ogni pellegrino verso Dio”.

Il legame di padre Chris con la Croce della Giornata, tuttavia, non deriva solo dalla GMG 2008 e dai suoi viaggi per l’Australia.

“Nel 1992, avevo 17 anni, vivevo a Canberra con la mia famiglia e avevo terminato il liceo. Ero coinvolto nella preparazione di un evento con una grande croce di legno che ci era stato detto veniva dal Papa”, ha ricordato con un sorriso. “Fu annunciata come una visita della Croce dei giovani del Papa e c’erano altri dettagli”.

La Croce della GMG compiva la sua prima visita in Australia e non era ancora conosciuta come Croce della Giornata Mondiale della Gioventù, ma è stato un incontro che non ha mai dimenticato, soprattutto perché la visita coincise con l’ordinazione del primo sacerdote dei Missionari dell’Amore di Dio, padre Steve Tynan, alla cui terza Messa l’adolescente Chris diede una breve testimonianza del proprio itinerario di fede.

14 anni dopo, ormai sacerdote dei Missionari dell’Amore di Dio, padre Chris si è trovato davanti alla Basilica di San Pietro a Roma per la cerimonia di consegna della Croce e dell’Icona da una delegazione di giovani tedeschi a quella australiana.

La Croce e l’Icona sono giunte in Australia vari mesi dopo, in seguito a un percorso per l’Africa e altri luoghi fino all’Oceania. All’arrivo a Sydney, padre Chris dice che più di 8.000 persone hanno dato loro il benvenuto.

“E’ stata la maggiore concentrazione di persone di quell’anno”, ha detto ancora emozionato dal ricordo e per l’entusiasmo che ha accolto l’inizio delle celebrazioni della GMG in Australia. E’ seguito un viaggio di 12 mesi per tutta l’Australia culminato con l’inizio della GMG08 a Sydney con l’arrivo di Papa Benedetto XVI, le affollatissime Messe e la toccante Via Crucis nelle strade da Sydney a Barangaroo.

“Come tutti i pellegrinaggi di fede, il viaggio con la Croce e l’Icona è stato una ricerca della luce”, ha dichiarato. E per tutte le persone coinvolte, la luce che illuminava la via era quella della Croce.

Per ulteriori informazioni sul libro: www.stpauls.com.au/.

[Traduzione dallo spagnolo di Roberta Sciamplicotti]

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ZENIT Staff

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