BRESCIA, domenica, 8 novembre 2009 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha consegnato questa domenica il “Premio internazionale Paolo VI”, definito da “L’Osservatore Romano” il “Nobel cattolico”, alla collana francese "Sources Chrétiennes” (Fonti cristiane).
Nella cerimonia di consegna del riconoscimento, il Pontefice ha spiegato la motivazione di questo “Premio per l’Educazione” dicendo che “intende porre in rilievo – come è stato ben sottolineato – l’impegno profuso da questa storica collana, fondata nel 1942, tra gli altri, da Henri De Lubac e Jean Daniélou, per una rinnovata scoperta delle fonti cristiane antiche e medioevali”.
I gesuiti De Lubac (1896-1991) e Daniélou (1905-1974) vennero creati Cardinali il primo da Giovanni Paolo II e il secondo da Paolo VI, in omaggio allo straordinario contributo che hanno offerto alla teologia del XX secolo. Entrambi hanno contribuito come esperti al Concilio Vaticano II.
Il Premio, conferito ogni cinque anni, è stato ricevuto dal direttore della collana Bernard Meunier nell’Auditorium “Vittorio Montini” durante l’inaugurazione della nuova sede dell’Istituto Paolo VI, uno dei motivi della visita papale a Brescia, culla del Papa defunto.
“Sources Chrétiennes” si interessa soprattutto dell’edizione dei principali testi dei fondatori del cristianesimo, i Padri della Chiesa (testi greci, latini e orientali dell’antichità, con alcuni prolungamenti medievali), nella lingua originale, accompagnati da una traduzione francese.
E’ la prima volta che il premio viene concesso a un’opera collettiva. In passato hanno ricevuto il riconoscimento il teologo, poi diventato Cardinale, Hans Urs von Balthasar, il compositore e organista Olivier Messiaen, il teologo luterano Oscar Cullmann, il fondatore della Comunità dell’Arca Jean Vanier e il filosofo Paul Ricoeur.