Caritas Christi urget nos – l'amore del Cristo ci spinge

Il 18 ottobre si celebra la Giornata missionaria mondiale

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di padre Piero Gheddo*

ROMA, giovedì, 8 ottobre 2009 (ZENIT.org).- Domenica 18 ottobre prossimo si celebra in tutto il mondo cattolico la Giornata missionara mondiale, nata nella diocesi di Sassari all’inizio degli anni Venti e nel 1926 estesa da Pio XI a tutta la Chiesa cattolica nella penultima domenica di ottobre di ogni anno e affidata alla Pontificie opere missionarie per l’organizzazione.

In un recente passato era una giornata celebrata con molta solennità: messaggio del Papa letto e commentato alle Messe domenicali, missionari invitati a predicare, mostre di libri e fotografie delle missioni, conferenze di preparazione nella settimana precedente, veglia serale di preghiere al sabato sera, raccolta di aiuti economici anche fuori delle chiese (in piazze, stadi, caselli autostradali, ecc.), con grandi cartelloni segnaletici con slogan missionari.

Negli ultimi tempi, rincresce dirlo, questa giornata ha perso forza e visibilità nella Chiesa e nelle società italiana. Nessun giornale, almeno negli ultimi anni, pubblica più appelli ed esortazioni su questa ricorrenza, ad eccezione dei quotidiani “L’Osservatore Romano”, “Avvenire” e “L’Eco di Bergamo”. Anzi, parecchie volte ho chiesto ad amici, dopo la giornata, se nella loro chiesa o parrocchia avevano dato notizia e predicato sulla missione alle genti. Diverse volte mi hanno detto di no, al massimo un avviso per dire che le offerte raccolte in quel giorno andavano alle Pontificie opere missionarie per tutte le missioni del mondo.

La missione alle genti è quasi scomparsa dall’orizzonte del fedele comune e delle diocesi, parrocchie e stampa anche cattolica italiane. Un segno evidente di tutto questo sta nel fatto che la “Nota dottrinale su alcuni aspetti dell’evangelizzazione”, preparata dalla Congregazione per la Fede e firmata da Benedetto XVI il 3 dicembre 2007, festa di San Francesco Saverio, è stata ignorata anche dalla stampa missionaria. Eppure tratta proprio della missione alle genti, tra l’altro citando soprattutto il Decreto conciliare “Ad Gentes” (1965) e l’enciclica di Giovanni Paolo II “Redemptoris Missio” (1989).

La Nota Dottrinale chiarisce alcuni aspetti del rapporto tra il mandato missionario del Signore e il rispetto della coscienza e della libertà religiosa di tutti e termina con queste parole: “L’azione evangelizzatrice della Chiesa non può mai venire meno, poiché mai verrà a mancarle la presenza del Signore Gesù nella forza dello Spirito Santo, secondo la sua stessa promessa: «Io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine del mondo» (Mt 28, 20). Gli odierni relativismi ed irenismi in ambito religioso non sono un motivo valido per venir meno a questo oneroso ma affascinante impegno, che appartiene alla natura stessa della Chiesa ed è «suo compito primario». «Caritas Christi urget nos – l’amore del Cristo ci spinge» (2 Cor 5, 14).

Rimando gli amici che mi leggono alla catechesi che terrò lunedì 19 ottobre (ore 21 – 22,30) a Radio Maria (come tutti i terzi lunedì del mese) proprio sul tema della missione alle genti.

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* Padre Piero Gheddo, già direttore di “Mondo e Missione” e di Italia Missionaria, è il fondatore di AsiaNews. Da Missionario ha viaggiato nelle missioni di ogni continente. Dal 1994 è direttore dell’Ufficio storico del Pime e postulatore di varie cause di canonizzazione. Insegna nel seminario pre-teologico del Pime a Roma. E’ autore di oltre 70 libri. L’ultimo pubblicato è un libro intervista condotto da Roberto Beretta dal titolo “Ho tanta fiducia” (Editrice San Paolo).

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ZENIT Staff

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