Il Papa chiede aiuto urgente per le vittime della guerra in Sri Lanka

Nel giorno in cui i guerriglieri annunciano la fine delle ostilità

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

CITTA’ DEL VATICANO, lunedì, 18 maggio 2009 (ZENIT.org).- Benedetto XVI ha chiesto questa domenica aiuti urgenti per il violento conflitto che sta insanguinando lo Sri Lanka.

L’appello del Papa, pronunciato in occasione del tradizionale incontro domenicale con i pellegrini per la recita del Regina Caeli, ha avuto luogo nello stesso giorno in cui i ribelli Tamil hanno annunciato il cessate il fuoco unilaterale.

Gli scontri tra l’esercito dello Sri Lanka e i guerriglieri separatisti hanno avuto una recrudescenza a gennaio, costata finora la vita ad almeno 6.500 civili, secondo dati dell’ONU, mentre altri 50.000 sono rimasti intrappolati nella zona di conflitto.

“Non posso concludere questa preghiera mariana senza rivolgere il mio pensiero allo Sri Lanka, per assicurare il mio affetto e la mia vicinanza spirituale ai civili che si trovano nella zona dei combattimenti, nel nord del Paese”, ha detto il Papa.

“Si tratta di migliaia di bambini, donne, anziani, a cui la guerra ha tolto anni di vita e di speranza”, ha aggiunto.

Il Papa ha rivolto “un pressante invito ai belligeranti, affinché ne facilitino l’evacuazione”, unendo la sua voce “a quella del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, che appena qualche giorno fa ha chiesto garanzie per la loro incolumità e sicurezza”.

“Chiedo inoltre alle istituzioni umanitarie, comprese quelle cattoliche, di non lasciare nulla d’intentato per venire incontro alle urgenti necessità alimentari e mediche dei profughi”, ha aggiunto.

Il Pontefice ha infine affidato “quel caro Paese alla materna protezione della Vergine Santa di Madhu, amata e venerata da tutti i srilankesi”, e ha elevato le sue preghiere al Signore “affinché affretti il giorno della riconciliazione e della pace”. A questo santuario accorrono, oltre ai cattolici, anche buddisti e indù. Nel novembre 2007 è stato bombardato, perché si trova in una zona di lotta tra i guerriglieri tamil e le forze governative.

Il 4 febbraio, Benedetto XVI aveva lanciato un forte appello al rispetto del diritto umanitario nel conflitto cingalese (cfr. ZENIT, 4 febbraio 2009).

La guerra dello Sri Lanka è iniziato più di un quarto di secolo fa, e il cessate il fuoco sulla carta dal 2002 al 2008 non è servito per raggiungere una soluzione negoziata.

Le Tigri per la Liberazione della Patria Tamil (LTTE) hanno impugnato le armi nel 1983 in una guerra aperta contro l’Esercito governativo per ottenere uno Stato tamil indipendente dallo Sri Lanka nel nord-est dell’isola. Il conflitto ha provocato più di 70.000 morti.

Selvarasa Pathmanathan, direttore per le Relazioni Diplomatiche Internazionali delle LTTE, in un comunicato pubblicato sulla pagina web vicina a questo gruppo, Tamilnet.com, ha annunciato il cessate il fuoco unilaterale con queste parole: “Ci rimaneva solo una scelta: eliminare l’ultima debole scusa del nemico per uccidere il nostro popolo. Abbiamo deciso di mettere a tacere le nostre armi”.

L’annuncio ha avuto luogo un giorno dopo la dichiarazione, da parte del Presidente dello Sri Lanka, Mahinda Rajapaksa, della vittoria militare sulle Tigri tamil.

Print Friendly, PDF & Email
Share this Entry

ZENIT Staff

Sostieni ZENIT

Se questo articolo ti è piaciuto puoi aiutare ZENIT a crescere con una donazione