GERUSALEMME, lunedì, 11 maggio 2009 (ZENIT.org).- Il Governo israeliano, attraverso un messaggio diffuso dal Ministero degli Esteri, ha dato il benvenuto al Papa definendolo “un vero amico dello Stato di Israele e del popolo ebraico”.
Questa visita, sottolinea il comunicato, “segnerà un passo importante nello sviluppo delle relazioni tra il Vaticano e Israele”, oltre a rappresentare “un enorme contributo per rafforzare il dialogo tra il cristianesimo, l’ebraismo e l’islam, come parte dello sforzo per raggiungere la pace nella regione”.
In questo senso il testo, in linea con le parole pronunciate dal Papa sulla libertà religiosa nel suo discorso appena giunto all’aeroporto di Tel Aviv, afferma che Israele “è impegnato a garantire la completa libertà di culto per tutti, e a salvaguardare il libero accesso a tutti i luoghi santi”.
Le autorità israeliane invitano inoltre i cristiani di tutto il mondo a “imitare l’esempio del Papa” e a recarsi in pellegrinaggio in Terra Santa, per “un’esperienza spirituale unica”: “Israele comprende l’importanza di queste visite, e farà tutto il possibile per favorirle”.
“Il pellegrinaggio in Israele costituisce un ponte di pace tra i popoli e le religioni”, aggiunge il comunicato. “Israele esorta i cristiani di tutto il mondo a sostenere il messaggio della visita del Papa e a seguire il suo esempio sperimentando in prima persona un pellegrinaggio in Terra Santa”.
Il pellegrinaggio, insiste, “ha il valore aggiunto di unire persone di credo diversi, grazie al loro sfondo comune a livello storico e culturale. E’ questa la chiave per iniziare un dialogo di pace tra credenti di religioni e credo differenti”. In particolare, il Ministero propone come mete Gerusalemme e Nazareth.
Il messaggio completo è consultabile sulla pagina del Ministero: www.mfa.gov.il/MFA