STRASBURGO, venerdì, 8 maggio 2009 (ZENIT.org).- Il Parlamento europeo ha bocciato con 253 voti contrari, 199 favorevoli e 61 astenuti un emendamento presentato a nome del gruppo liberaldemocratico da Marco Cappato e da Sophie in’t Veld e che intendeva “condannare fermamente” le affermazioni sull’uso del preservativo nella lotta all’Aids fatte da Benedetto XVI durante il suo recente viaggio in Africa. L’emendamento riguardava il rapporto annuale sui diritti umani nel mondo.
“L’Osservatore Romano” ricorda che il voto di Strasburgo giunge dopo un’analoga iniziativa, in questo caso approvata, del Parlamento belga, che ha impegnato il Governo a una protesta ufficiale presso la Santa Sede.
La Segreteria di Stato aveva preso atto con rammarico di questo passo, inconsueto nelle relazioni diplomatiche tra la Santa Sede e il Regno del Belgio. La Santa Sede aveva inoltre deplorato che un’Assemblea parlamentare avesse creduto opportuno criticare il Pontefice sulla base di un estratto di un’intervista troncato e isolato dal contesto e usato da alcuni gruppi con un chiaro intento intimidatorio, quasi a dissuadere il Papa dall’esprimersi in merito ad alcuni temi, la cui rilevanza morale è ovvia, e di insegnare la dottrina della Chiesa.
Anche in Spagna, il Parlamento ha deciso di sottoporre a dibattito una proposta di riprovazione delle frasi del Papa. I due partiti principali, quello socialista e quello popolare, hanno comunque già annunciato che non voteranno a favore della mozione.