Convegno a Roma sulla beata Angela da Foligno

Il 14 maggio presso la Basilica di Santa Maria in Aracoeli

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ROMA, giovedì, 7 maggio 2009 (ZENIT.org).- Nell’anno in cui ricorre il settimo centenario della morte della beata Angela da Foligno, una delle più grandi mistiche della storia della Chiesa, definita anche “maestra dei teologi”, un incontro di studio intende compiere un’analisi dettagliata del linguaggio della beata.

L’incontro, che avrà luogo alle 17.00 di giovedì 14 maggio presso l’Oratorio dell’Immacolata Concezione della Basilica di Santa Maria in Aracoeli, a Roma, prevede la presentazione del volume di Massimo Vedova “Esperienza e dottrina. Il Memoriale di Angela da Foligno” (Istituto Storico dei Cappuccini, Roma 2009).

Obiettivo dell’evento, spiegano gli organizzatori, è comprendere l’esperienza cristiana di Angela “evitando il rischio, sempre presente, di proiettare in modo anacronistico su di lei problematiche attuali estranee alla sua vita”.

La spiritualità di Angela, che si era formata in ambiente francescano, è caratterizzata da “un forte radicamento nel mistero dell’Incarnazione che si apre all’amore trinitario”.

“Sempre più persone, da semplici fedeli a ricercatori universitari di varie Nazioni, da cattolici a persone in ricerca si rivolgono ad Angela da Foligno”.

P. Pietro Messa ofm, preside della Scuola Superiore di Studi Medievali e Francescani di Roma, ha ricordato che Massimo Vedova ha curato la trascrizione del Memoriale di Angela da Foligno presente nel codice di Assisi per poi cercare di capirne l’aspetto storico e filologico.

“L’attenzione costante di Vedova è stata quella di partire sempre dal testo cercando di comprenderne il significato, evitando il più possibile la sovrapposizione di letture teologiche”; “un vero e proprio rispetto dello scritto, lasciando che sia lui a parlare, senza violentarlo con domande inopportune, come quella che si chiede se quella di Angela fu una mistica sponsale o una mistica essenziale”, ha aggiunto.

Secondo p. Messa, “si può affermare che l’esperienza di Dio non annichilisce Angela, ma la mobilita ancora di più soprattutto nel desiderio e capacità di comprendere cosa è avvenuto. In tutto ciò si può realmente dire che c’è, come si afferma nel prologo, ‘una relazione più intensa e feconda fra dottrina ed esperienza, in modo che la dottrina nasca dall’esperienza, e l’esperienza sia fonte di dottrina’”.

Per ulteriori informazioni, Centro Culturale Aracoeli – Scala Arce Capitolina, 12 – 00186 Roma – tel.: 06 69763831, fax: 06 69763832. E-mail: frate.francesco@iol.it o www.fratilazio.it

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ZENIT Staff

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