KÖNIGSTEIN, lunedì 23 marzo 2009 (ZENIT.org).- In un Paese come Cuba, in cui le richieste di costruzione di chiese possono essere rimandate di molti anni, l'approvazione da parte del Governo di un restauro radicale di quattro templi importanti dell'Avana è stata vista come uno dei segnali più promettenti di un miglioramento dei rapporti tra i leader cattolici e l'amministrazione di Raúl Castro.

Poche settimane dopo l'approvazione del progetto, l'associazione caritativa cattolica Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS), che si occupa dei cristiani perseguitati e sofferenti, ha donato 60.000 euro a questo scopo.

Gli edifici che verranno restaurati includono alcune delle più antiche strutture ecclesiali di Cuba, risalenti alla metà del XVIII secolo ed esempi di stile coloniale spagnolo.

Tra le chiese spicca quella di Guira de Melena, che ha bisogno di lavori urgenti al tetto, un'opera ritenuta prioritaria dai Vescovi dell'isola. La cappella di S. Giuseppe di Lidice richiede invece pittura, nuove porte e finestre e il rifacimento dell'impianto elettrico.

La struttura più antica tra quelle da riparare è la chiesa parrocchiale di S. Francesco Saverio, che ha bisogno di una ristrutturazione totale, mentre altri lavori saranno necessari nella chiesa di Nostra Signora della Medaglia Miracolosa, costruita nel 1960, nel biennio intercorso tra la presa del potere da parte dei comunisti e le restrizioni imposte alla Chiesa da Fidel Castro.

Un portavoce di Aiuto alla Chiesa che Soffre ha affermato che “il fatto che queste opere di ristrutturazione – che richiederanno molto tempo – abbiano ricevuto il via libera rappresenta un passo fondamentale per i rapporti Stato-Chiesa”.

“Mostra che da quando Raúl Castro ha sostituito suo fratello, Fidel, come Presidente sta iniziando a emergere un nuovo rapporto con la Chiesa, in cui i cattolici – e i cristiani in generale – non sono più visti automaticamente come nemici dello Stato. Ovviamente c'è ancora una lunga strada da percorrere, ma ciò dà motivi di speranza”.

“E' fondamentale che ACS stia al fianco dei fedeli di Cuba, così che, quando emergono opportunità come questa, i Vescovi possano rivolgersi a noi, fiduciosi della nostra disponibilità ad aiutare”.

L'approvazione del restauro delle quattro chiese segue ad alcuni segnali di una modifica nell'atteggiamento governativo nei confronti della Chiesa.

Nel febbraio 2008 il Segretario di Stato vaticano, il Cardinale Tarcisio Bertone, ha aperto il primo edificio ecclesiastico completamente nuovo approvato dalle autorità in tempi recenti – una residenza per Vescovi e degli uffici per la Diocesi di Guantánamo, istituita dieci anni fa.

Le ristrutturazioni danno nuova speranza dopo quasi 30 anni in cui Fidel Castro ha costretto molti sacerdoti e religiosi all'esilio e ha confiscato gli edifici ecclesiastici, la stragrande maggioranza dei quali è ancora nelle mani del Governo.