Appello di Sant'Egidio per fermare un'esecuzione in Texas

La condanna a morte di Kenneth Morris è prevista per mercoledì

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ROMA, mercoledì, 4 marzo 2009 (ZENIT.org).- E’ fissata per questo mercoledì l’esecuzione di Kenneth Morris, condannato a morte nel Texas (Stati Uniti). La Comunità di Sant’Egidio ha emesso un appello urgente per inviare una petizione al Governatore e a un’altra entità locale.

Kenneth, afroamericano, analfabeta e povero, come tanti nel braccio della morte in Texas, compie proprio in questo giorno 38 anni. Vista la differenza di fuso orario, la comunità cattolica ha reso più pressante l’invito a inviare appelli.

Morris aveva 23 anni quando è stato condannato a morte, accusato di aver ucciso un uomo durante una rapina insieme a due complici, due cugini, che hanno invece ottenuto condanne ordinarie dopo aver fatto ricadere la colpa dell’omicidio unicamente su di lui. Kenneth, tuttavia, ha sempre giurato di non essere l’autore materiale del crimine, afferma la Comunità di Sant’Egidio.

Quando la polizia gli ha sottoposto la dichiarazione di colpevolezza, non sapeva di cosa si trattasse e ha così firmato “al buio” la sua condanna alla pena capitale.

Non potendosi permettere un buon avvocato, non ha potuto difendersi adeguatamente. La sua esecuzione era stata fissata per il 15 aprile 2003, ma appena due ore prima è stata bloccata. Era stato ammesso un appello per verificare il suo ritardo mentale, che è stato effettivamente riconosciuto.

Nonostante questo, l’appello è stato inspiegabilmente rifiutato in tutte le successive fasi del giudizio, l’ultima volta davanti al Tribunale Supremo, il 6 ottobre 2008.

L’appello può essere firmato alla pagina web http://www.santegidio.org/it/pdm/news/ap_morris_2.htm

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ZENIT Staff

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