Foto: Commons Wikimedia - CC BY-SA 4.0

Opus Dei: è morto il Prelato mons. Javier Echevarría

Aveva 84 anni ed era ricoverato per un’infezione polmonare. Fu tra i più stretti collaboratori di San Josemaría Escrivá. Il Papa: “Una vita dedicata al costante servizio di amore alla Chiesa e alle anime”

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È morto ieri sera, lunedì 12 dicembre, alle 21.20, a Roma, monsignor Javier Echevarría, Prelato dell’Opus Dei. Aveva 84 anni. Dal 5 dicembre scorso era ricoverato nel Policlinico Campus Bio-Medico a causa di una leggera infezione polmonare. Il vescovo – informa un comunicato dell’Opus Dei – riceveva un antibiotico per combattere l’infezione. Il quadro clinico è stato complicato nelle ultime ore provocando un’insufficienza respiratoria, che ha causato il decesso.
Strettissimo collaboratore del fondatore, San Josemaría Escrivá de Balaguer, oltre che suo segretario dal 1953 al 1975, ne diventò il successore alla guida dell’Opus Dei, il secondo dopo monsignor Álvaro del Portillo. La nomina di Prelato fu voluta da Giovanni Paolo II il 20 aprile 1994 che lo ordinò vescovo a San Pietro il 6 gennaio 1995.
In un telegramma di cordoglio in spagnolo indirizzato stamane, martedì 13, a monsignor Fernando Ocáriz Braña, vicario ausiliare della prelatura personale, Papa Francesco scrive: “Sull’esempio di San Josemaría Escrivá e del Beato Álvaro del Portillo, ai quali è succeduto a capo di tutta questa famiglia”, egli “ha dedicato la sua vita in un costante servizio di amore alla Chiesa e alle anime”. Assicurando “una fervente preghiera di suffragio per questo fedele servitore suo, affinché lo accolga nella sua gioia eterna”, il Pontefice affida pertanto il defunto “con affetto alla protezione della nostra Madre, la Vergine di Guadalupe, nella cui festa ha consegnato la sua anima a Dio”.
Nato a Madrid, nel 1932, laureato in giurisprudenza e in diritto canonico, Echevarría era stato ordinato sacerdote il 7 agosto 1955. Visse gli anni del Concilio Vaticano II e altri momenti decisivi della storia della Chiesa. Quando, nel 1975, del Portillo succedette a Escrivá, divenne segretario generale dell’Opus Dei e successivamente, con l’erezione dell’Opus Dei in prelatura personale nel 1982, vicario generale.
Dal 1981 è stato consultore della Congregazione per le Cause dei Santi, del Supremo tribunale della Segnatura apostolica e dal 1995 della Congregazione per il Clero. Autore di diverse pubblicazioni, conoscitore dei problemi dei cristiani nel mondo attuale e della situazione della Chiesa in numerosi paesi del mondo, ha compiuto numerosi viaggi pastorali nei cinque continenti, stabilendo un dialogo ecumenico con persone di differenti credi e culture.
In Italia fu lui a dare l’impulso decisivo alla realizzazione dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e alla promozione di attività di volontariato e di assistenza sociale. Il 18 settembre 2012, Benedetto XVI lo aveva nominato Padre sinodale della XIII Assemblea generale ordinaria del Sinodo dei Vescovi per la nuova Evangelizzazione.
Come prevede il diritto della prelatura – spiega ancora la nota – il governo ordinario della prelatura spetta ora al vicario ausiliario e generale mons. Fernando Ocáriz. Secondo lo statuto, sarà lui a dover convocare entro un mese un congresso elettivo che scelga il nuovo Prelato. Esso si terrà entro il termine di 3 mesi; la scelta deve essere successivamente confermata dal Papa.

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ZENIT Staff

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