In particolare, ha ringraziato per l'opera del Cardinale Sepe, “così pronto a contribuire all’unità dei cristiani”. Questi, a sua volta, ha invitato il Patriarca a tornare a Napoli, città che “vuole essere un ponte” con gli ortodossi.

Opera ecumenica

Il Cardinale Sepe si trova in Turchia insieme a un gruppo di cinquanta sacerdoti dell'Arcidiocesi per un pellegrinaggio nei luoghi collegati alla vita dell'Apostolo San Paolo, dal 16 al 21 febbraio.

Dalla sua presa di possesso come Arcivescovo di Napoli, nel luglio 2006, il porporato, precedentemente prefetto della Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli, ha portato avanti un'importante opera di promozione del dialogo ecumenico.

Nell'ottobre 2007, l'Arcidiocesi ha organizzato un Incontro Internazionale per la Pace, nel quale Benedetto XVI ha avuto occasione di incontrare Bartolomeo I e altri leader religiosi.

L'Arcivescovo di Napoli ha anche fatto visita di recente ai Patriarchi di Cipro, Chrisostomos II, e di Mosca, Alessio II, poche settimane prima della sua morte. A quest'ultimo, il Cardinale Sepe ha consegnato personalmente una lettera del Papa.

Alla vigilia di questo viaggio in Turchia, il porporato ha espresso la convinzione che “solo attraverso il dialogo e la frequentazione si può passare gradatamente da un ecumenismo di facciata a quello che si radica nel cuore di chi si incontra”.

“Il viaggio ci aiuterà ancora una volta a prendere consapevolezza dell’importanza di gettare ponti e di non alzare muri in un tempo particolarmente difficile in cui l’intolleranza e la paura di relazionarsi con mondi e culture diverse dalla nostra non possono prendere il sopravvento”, ha affermato.

“La nostra presenza a Istanbul vuole ribadire, in definitiva, la vocazione della Chiesa e della città di Napoli ad essere capitale dell’incontro e del dialogo”.