ROMA, giovedì, 26 febbraio 2009 (ZENIT.org).- Il Cardinale Giovanni Lajolo, Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Città del Vaticano e del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, sarà fino a sabato a Tucson, ospite dell’Università di Arizona, per una visita al Vatican Observatory Research Group (VORG), sede distaccata della Specola Vaticana.
L’iniziativa si colloca all’interno dell’Anno internazionale dell’astronomia, inaugurato ufficialmente il 15 gennaio scorso presso la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura (UNESCO).
Il porporato, dopo aver visitato gli uffici del VORG – fondato nel 1981 come secondo centro di ricerca della Specola dopo quello di Castel Gandolfo – parteciperà all’annuale seminario della Vatican Observatory Foundation, alla presenza degli astronomi gesuiti della Specola, alla riunione del consiglio di amministrazione e al successivo incontro con i benefattori della fondazione.
Il Cardinale Lajolo – ricorda “L’Osservatore Romano” – incontrerà anche il personale tecnico dello Steward Observatory dell’Università di Arizona, responsabile del progetto e della costruzione del telescopio vaticano a tecnologia avanzata (Vatt), inaugurato nel 1993 sul Monte Graham, a 3.200 metri di altitudine.
Si tratta del primo telescopio per osservazioni nelle gamme ottiche e infrarossa facente parte del programma Mount Graham International Observatory (Mgio), che prevede la costruzione di alcuni dei più grandi e sofisticati telescopi del mondo.
È anche il primo telescopio dotato di uno specchio realizzato con la nuova tecnologia del forno rotante, ideata per la costruzione di grandi specchi, rigidi e relativamente leggeri.
Questo strumento consente agli astronomi della Specola di sviluppare programmi di ricerca a lungo termine che non era stato possibile realizzare nella sede di Castel Gandolfo prima del 1981.
Al termine della permanenza in Arizona, il porporato si trasferirà a Washington, dove parteciperà il prossimo 2 marzo ad un ricevimento in suo onore organizzato dal Nunzio Apostolico, l’Arcivescovo Pietro Sambi, presso la sede della Nunziatura.
Le origini dell’Osservatorio Astronomico Vaticano si fanno risalire ai tempi di Papa Gregorio XIII, il quale istituì appositamente una commissione scientifica incaricata di studiare i dati e le implicazioni relative alla realizzazione della riforma del calendario liturgico, che ebbe luogo nel 1582.
Dopo una lunga parentesi di inattività, fu Leone XIII a dare vita al nuovo Osservatorio Astronomico Vaticano con il Motu proprio “Ut mysticam” del 1891. E’ però nel 1935 che la sede centrale dell’Osservatorio Vaticano venne trasferita nel Palazzo Pontificio di Castel Gandolfo su iniziativa di Pio XI.